TARIK AZIZ, UN POETA KURDO IN ITALIA

Da non confondere con l’ex vice ministro dell’Iraq di Saddam Hussein , TARIK AZIZ è un poeta kurdo che vive in Italia.

Noto con lo  pseudonimo di “Khabat” (lotta) è nato il 1 settembre 1963 nel villaggio Karanau presso la città petrolifera di Kirkuk nel sud del Kurdistan, in Iraq. Nel 1980 deve lasciare  il suo paese apparentemente per studio, in realtà è nel mirino del regime iracheno. La sua famiglia diventa vittima degli orrori iracheni e della persecuzione contro il popolo curdo. Dal 1981 vive a Torino dove scrive per ricordare la sua terra e per contribuire alla libertà del popolo curdo.Ha pubblicato su molti giornali e riviste. La sua prima raccolta in curdo è del 1987 edita a Stoccolma. Nel 1991 pubblica il suo primo libro in italiano dal titolo “Candela”. Collabora poi con il grande poeta kurdo Sherko Bekas,
ministro per la cultura della Regione Autonoma del Kurdistan irakeno morto di cancro  in Svezia il 4 agosto 2013, intervistato in Italia nel 1988 da Giovanni Spada. ( https://youtu.be/T0-_nU0a2tc)

Tarik Aziz ha scritto la lirica, “La canzone della città uccisa”,  dedicata alla  città kurda di Halabja bombardata con armi chimiche dall’aviazione irakena il 16-17 marzo 1988 e poi distrutta con la dinamite: «Era pomeriggio. | Nubi grevi di morte | scendono sulla città | 18 minuti | terremoto | paura, silenzio. | Corpi rossi di sangue | ritagliano aiuole di fiori».

Giovanni Spada

 Nella foto il noto poeta kurdo Sherko Bekas, maestro di Tarik Aziz