Disponibile su RaiPlay Lontano lontano di Gianni Di Gregorio, con Ennio Fantastichini

Disponibile su RaiPlay Lontano lontano, un film del 2019 diretto da Gianni Di Gregorio. Il regista, che è anche autore del soggetto e coautore della sceneggiatura, ne è anche uno dei principali interpreti, insieme ad Ennio Fantastichini, Giorgio Colangeli, Roberto Herlitzka e Daphne Scoccia. Presentato inizialmente con il titolo di lavorazione Cittadini del mondo, il film rappresenta l’ultima interpretazione di Ennio Fantastichini, deceduto il 1º dicembre 2018 al termine delle riprese. Il film racconta la storia di tre settantenni romani, molto diversi tra loro, ma uniti da difficoltà quotidiane che li portano a programmare una nuova vita in un posto lontano ed economicamente vantaggioso. Con Gianni Di Gregorio, Ennio Fantastichini, Giorgio Colangeli, Daphne Scoccia, Salih Saadin Khalid, Francesca Ventura, Silvia Gallerano.

Trama
Per cambiare vita non si è mai troppo vecchi. Questo almeno sperano Attilio, Giorgetto e il Professore, tre romani sulla settantina, variamente disastrati, che un giorno decidono di mollare la vecchia vita di quartiere e andare a vivere all’estero. All’estero dove? È solo la prima di una lunga serie di questioni da risolvere, ma il Professore, in pensione dopo una vita a insegnare il latino, si annoia moltissimo, Giorgetto, ultima scheggia del popolo di Roma, non riesce ad arrivare a fine mese, e Attilio, robivecchi e fricchettone, vorrebbe rivivere le emozioni dei tanti viaggi fatti in gioventù. Sono tutti decisi a cambiare vita e ci riusciranno, anche se forse non nel modo che si aspettavano.

Il cinema di Gianni Di Gregorio è un po’ come tornare a casa, ritrovare un vecchio amico, sentirsi riparati e protetti dentro una quotidianità autentica. Due amici pensionati, il Professore e Giorgetto, sognano un Paese dove poter vivere in modo conveniente senza fare credito al bar. Conoscono Attilio, un robivecchi non ancora in età pensionabile. Lui è l’uomo che fa al caso loro; alla ricerca di una svolta, si unisce al progetto e ne guida la preparazione.

Gianni Di Gregorio con generosità si sottrae dal protagonismo dei primi due film per lasciare spazio agli amici complici. Giorgetto è un sessantenne malridotto, ha dei tratti da sbandato ma è determinato nell’obiettivo di cambio di vita. Attilio, pieno di energie e simpatia, ha il cuore d’oro e vedrà in Abu la giusta causa. Si può andare Lontano Lontano anche a Terracina, a mangiare angurie e scoprire che la vera rivoluzione è una sana amicizia.

Il regista dirige con la consueta leggerezza ed eleganza un’opera che ricorda il miglior Sergio Citti per il ritratto sociale e la poesia soffusa. Ritrae una Roma paesana e periferia di un mondo distratto. Un cinema dal tratto intimo e umanista, fatto di piccoli dettagli, battute delicate, simpatici scambi verbali. In questo film, come in quelli precedenti, adotta un registro narrativo dialetticamente e visivamente semplice, ma questa naturalezza espressiva non è frutto di un lavoro casuale, bensì di una ricerca meticolosa e attenta. È una commedia di caratteri, dalla scrittura raffinata ed elegante, una piacevole e pacata riflessione sul quotidiano e sulla realtà. Il suo modo di fare cinema, minimalista ma non minimo, è spontaneo, sembra generarsi da solo, frutto di incontri fortuiti e dell’osservazione del quotidiano, ma capace di scaldare il cuore. Di Gregorio rimane fedele a se stesso, narrando piccole grandi storie con dolcezza e poesia.

Giorgio Colangeli, burbero alla Frank Capra, dona al suo personaggio una forte carica di umanità. Esilarante la partecipazione del “consigliere di fughe” interpretato dall’ottimo Roberto Herlitzka. Ennio Fantastichini, ultimo e definitivo, è un tuffo al cuore. Ci manca e ci mancherà.

 

 

Luca Biscontini