Bibbi Deejay: la bellezza ciclica del tempo

Corsi e ricorsi storici, cose che tornano e suoni che si rinnovano seguendo stilemi che in qualche misura hanno segnato generazioni. Torna ufficialmente in scena Alberto Masi che molti conoscono come Bibbi DeeJay e oggi mettiamo in circolo questo nuovo singolo dal titolo “Underground” dentro cui impera il modo Tech-House di pensare alla forma e al suono. La bellezza poi, che nel video impera, si fa larga e distesa nei tempi, come la metrica, come la struttura… cose che segnano un’attesa dentro un suono che coinvolge e trascina. Una scrittura decisamente ricca di visioni…

Partiamo sempre parlando di bellezza. E in questa tech house penso che sia una parola chiave come un po’ tutto il concetto del glam. Cos’è per te la bellezza?
Per quanto mi riguarda non esiste differenza tra la bellezza della musica o qualsiasi altro tipo di bellezza. È un sentimento che ognuno di noi può e deve esprimere senza essere obiettato, senza affogare in eventuali altre valutazioni e giudizi. Questo a mio parere rientra nel concetto più profondo di libertà e diritto di espressione.

Ecco che sia nel suono come nel video questa circolarità quasi “monotona”… è una chiave di lettura determinante vero?
Certo, la bellezza che ci può arrivare dall’etere sia visiva che materiale, se viene miscelata pone certamente valore maggiore al prodotto realizzato.

E poi parliamo di estetica e qui il video mette in primo piano il corpo, la forma, l’appeal… che tipo di ingredienti sono?
Sono ingredienti molto importanti e fondamentali atti a indurre sintonia, ma soprattutto attenzione sia uditiva che visiva e che mescolandosi fan sì che quanto realizzato possa rientrare ancor più nel concetto di bellezza.

E proprio la mancata narrazione in video ci lascia pensare che tutto doveva concentrarsi nel bello della modella. Perché? Anche questo è tech house?
Certo, anche la modella, l’ambiente, le forme, gli inserti e quanto appare, cercano in maniera forte di comporre un certo e unico percorso.

E questo ritorno agli anni ’80 in qualche modo… che tipo di dialogo instaura con il futuro?
Gli anni ’80, ma come tutti gli altri periodi musicali e come nella musica classica, sinfonica, ecc, sono fonte di una rievocazione prodroma per la progettazione nel futuro. Questo, a mio giudizio vale per tutte le fonti di rinnovamento.