Stasera in tv Potere assoluto di e con Clint Eastwood

Stasera in tv su Iris alle 21 Potere assoluto (Absolute Power) è un film del 1997 diretto da Clint Eastwood, basato sul romanzo omonimo di David Baldacci. È stato presentato fuori concorso al 50º Festival di Cannes. Il film è la storia di un mondo di vecchi, vecchi senza famiglia, che si scoprono anche, davanti ai meccanismi voraci del potere, senza storia. È l’incubo de Gli Spietati trasportato ai giorni nostri, dove lo “sceriffo” Hackman e il “pistolero” Eastwood si fronteggiano ancora, anche se qui non si incontrano mai. È un thriller politico, che Eastwood ha l’intelligenza di alleggerire con l’ironia, con un momento di puro, accorato romanticismo, con la leggerezza della sua interpretazione, sospesa tra cinismo e malinconia. Con Gene Hackman, Clint Eastwood, Laura Linney, Scott Glenn, E.G. Marshall, Ed Harris.

Trama
Un vecchio ladro, dilettante di pittura e di musica, decide di svanire con il malloppo nonostante sia l’unico testimone di un delitto “eccellente”., in cui è coivolto un vecchio presidente degli Stati Uniti che è un criminale. Il maturo agente dei servizi segreti che deve braccare il ladro, ma non riesce a venire a patti con il suo senso della giustizia.

“Dal romanzo di David Baldacci adattato dal veterano William Goldman, Eastwood ha realizzato un thriller fanta-politico dove il confine tra giustizia e disonestà si fa labile. Il ladro diventa così colui che persegue la verità, mentre i più alti poteri del sistema americano sono rappresentati come corrotti, reticenti e persino criminali. Il plot è tutt’altro che inedito, ma Eastwood riesce a confezionargli intorno un discreto film di mestiere seppure non dotato di particolari guizzi. Tornano a lavorare insieme, cinque anni dopo Gli spietati (1992), Clint Eastwood e Gene Hackman, che veste i panni di un uomo politico sgradevole come raramente si è visto al cinema. Come in gran parte dell’opera eastwoodiana, il vero tema centrale è la paternità (qui esemplificato nel rapporto tra Luther/Eastwood e la figlia Kate/Laura Linney), sempre vissuta in modo conflittuale e doloroso”.
(LongTake)

 

 

Luca Biscontini