Mondospettacolo intervista la Cosplayer Milena Vigo

40918_102232809835892_247154_n

Oggi intervistiamo per Mondospettacolo una giovane attrice esordiente e una fantastica e talentuosissima cosplayer: la bellissima Milena Vigo.

Oltre ad essere una bravissima artista, Milena è una ragazza molto bella che ha maturato anche diverse esperienze davanti alla macchina fotografica.

_RIX5662

Quanti anni avevi quando hai iniziato a posare e come ti sei avvicinata al mondo della spettacolo?

Non ho mai iniziato realmente a posare, poiché non sono una modella, ma mi è capitato di scattare qualche servizio con fotografi professionisti per qualche loro progetto oltre che per il classico book che ogni attore deve avere. Mi sono avvicinata al mondo dello spettacolo perché amo il cinema, e recitare è il modo in cui riesco ad esprimere me stessa; sembrerà strano dato che il lavoro di un attore è quello di qualcun altro, ma poter raccontare una storia attraverso i propri gesti, la propria voce, e regalare qualcosa a chi guarda il prodotto finito, è per me importantissimo. Siamo fatti di emozioni, e il nostro scopo è quello di alimentarle, facendone scatenare a nostra volta.

_RIX5780

Perché hai iniziato a fare anche cosplay?

Era il lontano 2007 quando iniziai a lavorare presso le fiere del fumetto in veste di standista e in questo modo conobbi moltissime persone che praticavano quest’ hobby, ma ogni volta che mi chiedevano come mai io non lo avessi mai fatto rispondevo con un convintissimo: ”non fa per me”. Ma poiché fare emozionare le persone è ciò che come dicevo prima, mi piace più di ogni altra cosa, ecco che decisi di fare una sorpresa a tutti i miei amici cosplayer; mi organizzai con un amico, per preparare il mio primo, e al momento credevo unico, costume: Eva del famoso terzo capitolo del videogioco Metal Gear Solid di cui sono sempre stata molto appassionata. Per non farmi riconoscere mi presentai in fiera con il casco, la cui visiera era verniciata di nero all’interno, e dalla quale avevo visibilità pari a zero..senza parlare, per non far sentire la mia voce mi iscrissi alla gara, con un nome fasullo, e partecipai. Nessuno si accorse, finché durante l’interpretazione sul palco, tolsi il casco, mi slacciai la tuta, e videro che ero io. Ci fu un boato, e vincemmo anche un premio. E’ stata una grandissima soddisfazione vedere che le persone furono felicissime di vedermi su quel palco, e di vedere la nostra piccola scena, così capii che non era vero che queste cose non facevano per me, e continuai, da quel Cartoomics 2008, sino ad oggi.

_S5A8850B

Qual è il valore aggiunto che pensi che il cosplay possa dare alla tua carriera artistica?

Il cosplay mi permette di interpretare personaggi complessi, molto diversi da quelli che mi vengono assegnati generalmente per una produzione cinematografica, o uno spot. Studiare personaggi di questo tipo, sempre molto vari, e talvolta surreali, mi regala una sfida continua, con me stessa, dandomi la possibilità di evolvere e mettere in pratica molto più di altro, le mie capacità.

_S5A8878B (1)

Hai lavorato anche come attrice: hai studiato o è successo inizialmente per caso?

Ho iniziato fin da piccola a recitare, in maniera amatoriale. Ero ancora alle elementari, quando rubavo la telecamera a mio padre, invitavo un’amica e inventavo un film divertente da girare. Era molto difficile perché non sapendo come montare un video, e non avendo gli strumenti, ogni scena doveva essere registrata in sequenza ad un’altra, e le inquadrature dovevano ripetersi, quindi la scena andava registrata più volte! Preparavo tutti i costumi e le scenografie, prima, con i materiali che trovavo in casa, coloravo, ritagliavo, e quando arrivava Alessandra era tutto pronto. Suo padre lavorava a canale 5, quindi anche lei era cresciuta con un certo affetto per queste cose. Il tempo stringeva e per girare tutto, avevamo qualche ora il pomeriggio, prima di cena, perché il nostro scopo era creare un film, da poi mostrare in salotto ai nostri genitori e farli divertire.

Non ho mai avuto la possibilità di studiare, in questo campo, ho iniziato a lavorare molto presto, per necessità, e tutto ciò che faccio è ciò che sono, non mi è stato insegnato. Avrei voluto, migliorare le mie capacità, e frequentare scuole di recitazione in UK o USA ma purtroppo è stato sempre e solo un sogno che sapevo di non poter realizzare.

cammy3

Quanto pensi che conti la bellezza nel tuo lavoro?

In un mondo dove l’apparenza conta tantissimo, e la maggior parte delle persone vendono e comprano fumo, invece che l’arrosto, la bellezza purtroppo conta parecchio. Essere curati e attenti a se stessi è molto importante, anche se non è così che dovrebbe essere. Fortunatamente per gli attori, non è esattamente così, le capacità artistiche hanno un enorme peso.

Basta solo quella? Ovviamente non nel campo cinematografico, ma nel mondo della Fotografia e del Cosplay?

Se per quanto riguarda la recitazione la bellezza conta relativamente, per il modelling è tutto.

Nel cosplay invece dovrebbero contare moltissimi altri fattori, essendo un insieme di arti, ma ultimamente, senza fare polemica, troppe volte gli sguardi cadono più l’ involucro, che sul cosplayer in sé come artista. E di questo non posso che dispiacermi, mentre continuo a cucire ogni mio abito a mano, e a lavorare personalmente su ogni mia armatura studiando ogni personaggio che amo, per interpretarlo al meglio, e per dare a chi segue i nostri show, qualcosa di più.

 IMG_2101 (1)

L’esperienza artistica più bella che hai avuto nel cosplay e la più brutta?

Credo che l’ esperienza più bella sia quella iniziale, la prima volta non si scorda mai, insomma, e non c’è un’esperienza che io attualmente possa definire brutta. Capita sempre qualche imprevisto, qualche evento disorganizzato, un pezzo di costume che si stacca mentre sali sul palco, le condizioni climatiche sfavorevoli in eventi all’aperto, e solo chi fa cosplay sa, che il cosplay è sofferenza, sia quando si prepara, che quando si indossa, ma anche tanta, tantissima soddisfazione.

L’esperienza artistica più bella che hai avuto su un set fotografico e la più brutta?

Non ho avuto molte esperienze in questo campo, ma il momenti più belli sono stati quando lavoravo a stretto contatto con un caro amico fotografo nel suo studio, tra le mille risate e i mille progetti, ho passato delle giornate che ricorderò sempre con affetto.

JillValentine--MilenaVigo-FotoDiReflexStudio

L’esperienza artistica più bella che hai vissuto su un set cinematografico e la delusione più grande?

Sul set ho avuto la possibilità lavorare al fianco di molte persone, professionisti e non che mi hanno insegnato e trasmesso molto, ogni volta vivo esperienze uniche che difficilmente possono essere paragonate. La soddisfazione maggiore se pur piccola è quando riesco a realizzare i miei prodotti, piccoli video, che custodisco gelosamente sul mio canale youtube, e grazie a questi riesco a rendere felici le persone con cui collaboro e a cui li dedico. La delusione più grande è vedere che in Italia il cinema è diverso da come lo concepisco io, ed è difficile trovare persone che lo amano e lo vedono come lo vedo io. A molti basta apparire, e non si impegnano trasmettere davvero qualcosa di profondo.

Quiet1B

Progetti imminenti e futuri:

Per quanto riguarda l’ambito cinematografico, ultimamente mi sono dedicata ad un progetto che si chiama ZERO, una serie italiana, ambientata durante un’apocalisse zombie, ma molto altro bolle nel pentolone, anche se al momento non posso ancora parlarne. Parlando invece, di cosplay, sarò ospite in diversi eventi e fiere durante i prossimi mesi, e non mancheranno nuovi costumi, già in produzione.

Lasciami tutti i link alle tue pagine e canali website www.milenavigo.com / FB Page : www.facebook.com/ milenavigoofficialfanpage / twitter: twitter.com/MilenaVigo / instagram :www.instagram.com/morrigan_ lynx

Sara Vivian

I personaggi impersonati da Milena sono: 

Eva – Metal Gear Solid 3 – Snake Eater, Quiet – Metal gear solid 5 – The phantom pain, Nina Williams – Tekken 7, Cammy White – Street Fighter e

Jill Valentine – Resident Evil

Le foto sono di: Reflex Studio, Roberto Bevilacqua, Ivan Manzone, Bluna Vyris