E’ uscito Mare di plastica il doppio disco di Anem’ Amar’

E’ uscito da qualche settimana Mare di plastica, il doppio disco del rapper partenopeo Anem’ Amar’. Un disco dal sapore internazionale grazie alla fusione del dialetto partenopeo con la lingua inglese e che vede la partecipazione di rapper quali Dopeone, Snowcat, Alex Lex Benedetto, N’To e Oyoshe.

Un doppio cd che comprende undici tracce inedite ed in più il disco Tambur e guerr’. Mare di plastica è uscito per l’etichetta Apogeo Records & ClapoMusic.

Chi si cela dietro lo pseudonimo Anem’ Amar’?

Sono un MC che scrive e fa freestyle da più di 15 anni e che adesso sta raccogliendo i frutti di un lungo periodo di semina.

Perché proprio la musica rap come tua compagna di vita?

Perché il rap è verità. E’ stato l’input che mi ha portato a scrivere a relazionarmi con la gente.

Perché la scelta di un doppio cd? Quali sono i temi presenti in Tambur e guerr e Mare di plastica?

Il doppio cd nasce dall’esigenza di non voler scegliere tra i 26 brani che erano comunque tutti pronti. Le tematiche dei due cd sono molto simili, in entrambi racconto di problematiche sociali.

Nel disco tante le collaborazioni, come li hai “convinti” ad essere parte di questo progetto?

Di base c’è con loro un rapporto di amicizia ed è stato una evoluzione naturale collaborare reciprocamente gli uni ai dischi degli altri.

A differenza di tanti emergenti che puntano solo ed esclusivamente sul digitale, Mare di plastica è in vendita anche nei negozi dischi. Una scelta controcorrente direi…

Un disco fisico è un giusto riconoscimento del lavoro di un artista. Il digitale rappresenta solo il 50% del mercato. Preferisco che i miei ascoltatori abbiano tra le mani un prodotto tangibile e non una traccia audio su un computer.

I testi sono un’alternanza tra dialetto napoletano e inglese. Una scelta stilistica o un tentativo di “aprirsi” al mercato estero?

Grazie alla collaborazione di Alex Lex Benedetto ho potuto fondere il rap napoletano con quello americano. La sua voce ha dato al mio disco un senso di apertura verso il mercato estero.

Il rapper Luchè è ritornato ad esibirsi a Napoli in occasione dell’uscita del suo ultimo lavoro ma sostanzialmente vive all’estero. Lasceresti la tua città per dare una chance in più alla tua musica?

Sì perché no, ma senza rinnegare le mie radici. Lui vive all’estero per motivi lavorativi non prettamente legati al mondo della musica. A Napoli, nella scena musicale partenopea è inserito da un bel po’.

Napoli è una città con molte potenzialità ma complicata sotto tanti punti di vista, un po’ come tutte le metropoli. Cosa pensi della bagarre tra Roberto Saviano ed il sindaco Luigi De Magistris?

Non sono tematiche di mio interesse e preferisco non rispondere. Posso solo dire che le problematiche partenopee sono molto più profonde rispetto a quelle di altre metropoli.

La Redazione