Il culto di Chucky: direttamente in dvd il settimo massacro della bambola assassina

Coloro che, nel 2013, avevano avuto la pazienza di attendere fino al termine dei titoli di coda de La maledizione di Chucky, sesto capitolo della serie iniziata nel 1988 da La bambola assassina di Tom Holland e che ha portato il sanguinario bambolotto della serie “Tipo Bello” denominato Chucky all’interno dell’abitazione della giovane paraplegica Nica, già sapevano che il tassello successivo, con ogni probabilità, avrebbe segnato il ritorno di Alex Vincent nei panni dell’Andy Barclay che affrontò la pupazzesca incarnazione dello strangolatore Charles Lee Ray soltanto nei primi tre, tra l’infanzia ed un periodo trascorso in una accademia militare ne La bambola assassina 3 di Jack Bender (in quel caso, però, fu Justin Whalin a prestargli il volto).

Un Andy Barclay ormai più che adulto ed incredibilmente armato che, appunto, si rimette alla ricerca del suo incubo in miniatura ne Il culto di Chucky, diretto dallo stesso Don Mancini che – creatore dei personaggi dell’intero franchise – già si era occupato de Il figlio di Chucky e del citato sesto episodio, da cui recupera la scelta di stampo teatrale di ambientare quasi totalmente la vicenda in un unico spazio chiuso.

Perché, di nuovo interpretata dalla Fiona Dourif figlia del Brad che concede la voce a Chucky nella versione originale, è in un manicomio criminale che ritroviamo rinchiusa Nica, convinta di essere stata la responsabile dello sterminio della sua famiglia, in realtà operato dalla bambola che, ovviamente, non tarda a rientrare in azione, qui addirittura capace di moltiplicarsi.

È infatti questo nuovo stratagemma di sceneggiatura a rappresentare l’ulteriore evoluzione del mito di Child’s play (come s’intitola in patria la saga), che, riportando in scena anche la Jennifer Tilly presente nel cast a partire da La sposa di Chucky di Ronny Yu, si distacca in questo caso dai facili stilemi dello slasher per privilegiare una lenta evoluzione efficacemente immersa nella paranoia e nella sensazione di pazzia, grazie anche all’imponenza del bianco regalato dalle linde scenografie e dalla neve che cade al di fuori dell’edificio.

Un bianco dai toni quasi bergmaniani e che, come c’era da aspettarsi, è destinato ad essere abbondantemente macchiato di rosso – ma sempre con indispensabile spruzzata di ironia annessa – nel corso della oltre ora e venti di visione, tra decapitazioni, penetranti trapani e uno sfondamento di cranio classificabile, senza alcun dubbio, in qualità di momento più violento dei sette massacri in fotogrammi.

Prima di approdare al finale aperto – e con un’ultima sequenza post-titoli di coda che lascia intendere un futuro ricollegamento a La bambola assassina 2 di John Lafia – di un inedito cinematografico che Universal lancia nel mercato dell’home video italiano direttamente su supporto dvd, oltretutto fornito di buona sezione extra.

Infatti, al di là di tre scene eliminate e del commento audio del regista e dell’effettista Tony Gardner, abbiamo sei minuti di dietro le quinte, quasi cinque riguardanti il lavoro effettuato per animare Chucky e sette in cui Fiona Dourif e la figlia dello stesso Gardner parlano di come si trovano a dividere il mestiere insieme ai loro padri.

Francesco Lomuscio