Federica Galuppi: il cinema è la mia passione!

Federica Galuppi, nasce a Roma il 6/8/1995, figlia di Sabrina Savona, dott.ssa in Legge e Fabrizio Galuppi, geometra ed imprenditore. Fin da piccola cresce sui libri e codici della mamma, ma la sua passione per la recitazione colpisce la sua anima fin dalla giovane età di 2 anni,  quando il padre, proprietario di un locale di animazione, le permette di muovere i primi passi sul palcoscenico, sfondando ogni muro di timidezza. Spinta però anche dalla irruente cultura della mamma, dopo aver terminato gli studi obbligatori, Federica si diploma al Liceo Classico e si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Tor Vergata di Roma portando avanti sia la strada già intrapresa dalla madre, sia gli studi per la carriera a cui lei si sentiva legata. Così, nel 2018, dopo anni intensi di studi presso scuole e Accademie di Recitazione, arriva l’idea di “Matilde”.

Data la sua gavetta da attrice, e dopo aver calcato diversi palcoscenici nell’ambito teatrale, arrivano le prime grandi proposte, tra cui la sitcom “Sex Single”, curata da Ennio Coltorti e una collaborazione sul set del cortometraggio “Il Silenzio di Jill” di Daniele Tullio, anche lui giovane regista. Decisa e testarda a rubare con gli occhi tutto quello che vedeva accadere davanti a lei sul set, prende coraggio e dopo aver creato un cast e una troupe di lavoro, la sua “Matilde” diventa realtà. 

Da attrice, per la prima volta Federica Galuppi, si veste anche del ruolo di regista, affiancata da persone che come lei hanno creduto nel suo progetto e che l’hanno potuta seguire a rispecchiare le regole di un mestiere da lei sconosciuto, quello di direttrice. 

A fianco a lei ci sono Daniele Tullio, nominato precedentemente, Max Giubilei come direttore di fotografia e Amedea Alescio, sua aiuto-regista, impegnata a dirigere lei i lavori, quando la stessa Federica era impegnata davanti la telecamera, avendo lavorato anche come attrice nel cortometraggio insieme agli attori: Claudio Ricci, Giacomo Perrone, Giulio Dicorato, Simone D’Acuti e Vincenzo Corrado. 

“Matilde” è stato un trampolino di lancio per farsi conoscere, e nonostante per ora sia conosciuto come “trailer”, dovendo essere inedito per presentarlo a festival nazionali ed internazionali del cinema, ha già ricevuto numerose approvazioni da un pubblico variegato che, in parte o in tutto, si è sentito toccato dalle importanti sensibilizzazioni del cortometraggio, trattando di tematiche sociali tra cui la droga, i sogni inespressi dovuti all’insidiosa società odierna e i rapporti familiari compromessi dai dissidi che nascono tra genitori e figli. 

Prendendosi una buona dose di conoscenza, Federica a breve sarà, oltre che ospite a diversi festival del cinema, regista di un nuovo cortometraggio in fase di preparazione e presidentessa di giuria il 7 Luglio, al concorso Miss Top Curvy organizzato dalla stilista Elisabetta Viccica. 

Dato il successo  riscontrato, in così breve tempo, dalla giovante attrice e regista, non resta che aspettarsi un lieto to be continued… 

Abbiamo chiesto a Federica di raccontarsi un po’ in questa intervista.

Federica benvenuta su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Benissimo! E’ un periodo di ricche novità ed io sono molto felice di poterle condividere anche con i magnifici lettori di Mondospettacolo.

Abbiamo letto nella tua scheda introduttiva quanto sia stato importante per te realizzare Matilde, ma che cosa ti aspetti da questo tuo importante progetto?

Dire che non mi piacerebbe ricevere dei riconoscimenti sarebbe una bugia, ma sicuramente lo scopo di “Matilde” è quello di trasmettere un messaggio ai giovani e non solo, che si trovano a combattere con la difficile realtà nella quale oggi viviamo. Il nostro pubblico deve essere incoraggiato ad inseguire un sogno, ad amare, a combattere fino alla fine, e se ci sono persone che hanno ancora il valore della tenacia e grinta, sono sicura che una volta visto, si affezioneranno molto a “Matilde”.

Sei attrice e sei regista, quali sono i tuoi punti di riferimento, sia nell’ambito di attrice che in quello di regista?

Da attrice, se devo puntare in alto, Anna Magnani, unica nel suo genere e come tale, inimitabile. Da regista, devo dire che l’ottica del compianto Claudio Caligari ha influenzato molto la mia visione, trattando tematiche sociali e un mondo malato che purtroppo non cambierà mai.

Hai realizzato degli scatti molto belli, come ti trovi nelle vesti di fotomodella Curvy?

Dopo aver sofferto molto delle mie prorompenti curve quando ero più piccola, oggi ne vado fiera! Nelle vesti Curvy mi trovo a mio agio, lo trovo un sinonimo di sensualità e di armonia. Non sono una fanatica degli eccessi, ma la taglia 38 o la 40 non possono essere visti come assoluta idea di bellezza. Anzi!

Se ti dessero un ruolo importante in un film erotico d’autore, stile Tinto Brass tanto per capirci, accetteresti?

Sentendomi un’artista e reputando il nudo una forma elevata di arte, credo che accetterei!

Che cosa ti aspetti dal futuro?

Mi aspetto e mi auguro una lunga vita immersa in quello che amo fare, CINEMA!

Un tuo motto o una frase che più ti rappresenta?

“Il meglio che vogliono gli altri per noi, è il meglio per loro, non per noi!”

Manda un saluto ai nostri lettori.

Ciao belliiiii!

A.C.