INTERVISTA A Mark Mc Candy: uno scrittore unico…tra risate e ironia salace

è uno scrittore che si è conquistato il suo pubblico con l’arte della risata, la sua scrittura comica è veramente multiforme perché talvolta consolatoria talvolta amara spesso liberatoria di ansia e paure .Il suo primo libro ” Avanti, c’è un post” edito da Radici Future è un must della comicità ormai.

Sul web ha tantissime persone (oltre diecimila) che seguono la sua pagina ed il suo ormai mitico ”Il Giardino di Mc Candy“. Le sue brevi storie ci fanno sollevare come su di un elicottero e guardare il mondo dall’alto della risata e dello sberleffo sulla vita ; son terapeutiche, acute, talvolta sottilmente trasgressive ma le sue parole accuratamente scelte son sempre calzanti eleganti e dissacranti …..

Ma che cosa fa ridere Mark Mc Candy?

Mi fanno ridere i racconti surreali. Il dar voce agli oggetti inanimati. I doppi sensi sempre eleganti. Per esempio in un racconto ho giocato con il concetto di principio attivo dove faccio parlare la supposta figlia con la supposta madre. Oppure la storia di una escort…. Che poi alla fine è semplicemente una Ford…si i doppi sensi…

Il tuo tipo di umorismo è inglese…perché?

Mi sono nutrito di tanti film. Per esempio in Arthur, con Dudley Moore, lui, miliardario, dice al maggiordomo che ha deciso di fare un bagno e il maggiordomo risponde che avviserà la stampa. Ecco questa scena mi fa ridere. Inizio sempre con discorsi molto seri ma poi ci sono segnali in cui si capisce che si va a parare sul sorriso.

Il primo libro è un best seller , il secondo come lo definiresti ?

La seconda serie, come nelle fiction, ma con racconti più corposi . Messi insieme in un delirio di onnipotenza potrebbero diventare una trilogia o una composizione scenica.

Cosa vuoi dire ai tuoi follower?

Sono lettori prima di tutto. Lettori che apprezzano dei racconti e dietro han scoperto uno scrittore che interagisce con loro. Sono sui generis come scrittore e son felice di dire che comunico spesso con loro e li incontro appena possibile.

Come tutti gli autori hai dei personaggi che ritornano anche in altre vesti nei tuoi racconti?

Sono personaggi che creo prendendo spunto da persone che ho conosciuto e poi mi piace dare loro nomi di personaggi di film. Amo opere come “il conte max””un americano a Roma””il vigile “ di Sordi, e poi tutto Totò, Tognazzi, Vianello, Manfredi, ecc..

Parliamo del Giardino di Mark Mc Candy sei diventato un agricoltore ?

No, per carità. Sono solo un giardiniere. Ho un possedimento terriero virtuale. Sono un latifondista che ha 10mila persone che lo seguono e una piccola parte mi piace curarla personalmente come fossero fiori in una serra. Per questo è nato Il Giardino di Mc Candy. Lo curo personalmente e quando posso prendermi un caffè con i miei fiori lo faccio molto volentieri.

Ci fai capire come nasce un tuo racconto?

Mah prendo spunto da qualsiasi cosa. Però oltre al racconto mi piace creare quelle che io chiamo pillole. Brevi battute o pensieri per sorridere o riflettere. Ad esempio nel secondo libro ho messo in quarta dicopertina una pillola sul restauro di Ultimo tango a Parigi. Ho immaginato di far adeguare gli attori alla dieta mediterranea e nella scena più scabrosa del film ho sostituito il burro con l’olio extravergine di oliva che è più salutare….

Dove  tieni la prossima presntazione del tuo libro?

A Milano il 13 novembre al Mondadori Bookstore in via Ettore Ponti 21.

Grazie Mark davvero

Grazie a te Antonello