Death race – Anarchia: in blu-ray il quarto capitolo della futuristica serie d’azione

Dunque, eravamo rimasti al Death race 2050 che, diretto nel 2017 da G.J. Echternkamp, non fu, come si sarebbe potuto tranquillamente pensare, un nuovo capitolo della saga iniziata nel 2008 con Death race di Paul W.S. Anderson e proseguita attraverso i prequel straight to video Death race 2 e Death race – Inferno di Roel Reiné, bensì una sorta di diretto sequel/remake di Anno 2000 – La corsa della morte di Paul Bartel, prototipo datato 1975 di cui il citato action movie futuristico concepito dall’artefice di Resident evil era già il rifacimento.

Prototipo finanziato dal re dei b-movie Roger Corman, il quale, coinvolto, comunque, in tutti i tasselli sopra menzionati, figura anche in qualità di produttore esecutivo di Death race – Anarchia, da un soggetto scritto dallo stesso Anderson insieme a Tony Giglio.

Sotto la regia del Don Michael Paul cui dobbiamo Lake placid 4 – Capitolo finale e Jarhead 2: Field of fire, un quarto episodio che, come già avvenuto nel secondo e terzo, tira nuovamente in ballo il mitico Danny”Machete”Trejo nei panni dello spietato bookmaker Goldberg, ma che vediamo, in realtà, soltanto in brevi apparizioni.

Perché, con l’immancabile Frederick Koehler che torna a ricoprire il ruolo di Lists, responsabile della mortale gara automobilistica del titolo qui affiancato da tale Baltimore Bob, interpretato dal veterano Danny Glover della serie Arma letale, il nuovo protagonista è lo specialista in operazioni segrete Connor Gibson, dalle fattezze di Zach McGowan.

Il Connor Gibson che, in un certo senso sulla falsariga del cult carpenteriano 1997: Fuga da New York, s’infiltra in una prigione federale di massima sicurezza con l’obiettivo di partecipare alla famigerata competizione illegale e arrivare a Frankenstein, detenuto e leggendario pilota sotto la cui maschera in ferro abbiamo lo stuntman Valislav Pavlov.

Competizione che, con immancabile tripudio di corazzati bolidi pronti per essere distrutti e abbondanza di cadaveri lasciati a terra, occupa, in verità, soltanto una parte della oltre ora e cinquanta di visione, stavolta immersa in un clima generale non distante da quello alla base di Mad Max: Fury road per concentrarsi in maniera particolare su altamente violenti scontri corpo a corpo (uno, addirittura, con un individuo che maneggia una falce e un martello) che la rendono quasi una variante futuristica de Il gladiatore di Ridley Scott.

Del resto, man mano che Gibson s’innamora della bellissima barista Jane alias Christine Marzano, tra spruzzate di splatter e non pochi nudi femminili immortalati in tutta la loro bellezza dalla macchina da presa ci troviamo in maniera evidente dinanzi all’appuntamento maggiormente votato all’exploitation dell’intero franchise.

Un appuntamento ricchissimo d’azione che, pur essendo stato concepito direttamente per il mercato dell’home video, sfoggia un comparto spettacolare di qualità talmente elevata (occhio alle realistiche esplosioni) da non sfigurare affatto nel confronto con un qualsiasi blockbuster destinato al grande schermo.

È Universal a rendere disponibile su supporto blu-ray italiano Death race – Anarchia, con contenuti extra che, al di là del commento audio del regista e di McGowan, includono le tre featurette Dentro l’anarchia (cinque minuti), Pena scontata: Lists e Goldberg (tre minuti) e Sulle strade di Death race – Anarchia (due minuti).

 

 

Francesco Lomuscio