Kung fu Panda 4: l’alba del nuovo guerriero dragone

Diretto da Mike Mitchell e Stephanie Ma Stin, Kung fu Panda 4 arriva otto anni dopo il terzo capitolo della popolare saga d’animazione, datato 2016.

Avevamo lasciato con Po guerriero dragone… ma è tempo di novità!

Po, infatti, non potrà più ricoprire questo amato ruolo e dovrà affrontare una nuova grande sfida, ovvero quella di trovare il suo successore. Il maestro Shifu non può essere d’aiuto per la situazione e non può nemmeno accettare il bastone per diventare guida spirituale della Valle della pace, come lo era stato precedentemente Oogway. Il motivo? Il precedente maestro lo aveva donato a Po, che qui parte per la sua ennesima avventura con una nuova conoscenza: la furbissima volpe Zhen, avidissima e senza scrupoli, che gioca sporco dall’inizio fino alla fine… o quasi. Saranno uniti per combattere il nuovo nemico, che adesso ha una nuova forma. Addirittura è un multiforme e può trasformarsi in qualsiasi cosa voglia: la Camaleonte, assetata di potere e che non vede l’ora di avere tra le mani il bastone della saggezza per sprigionare dalla valle degli spiriti tutti i doni del Kung fu dei cattivi, in passato lì rinchiusi per poter diventare invincibili.

Po è ingenuo, imbranato, pasticcione, ma con un gran cuore e si fida ciecamente di tutti, quindi questo gli crea dei problemi soprattutto nel momento in cui, appunto, cerca di catturare e sconfiggere un avversario che può assumere qualsiasi sembianza in qualsiasi momento. Ma i panda è pur sempre il guerriero dragone, non dimentichiamolo, e davanti alle difficoltà riesce a trovare una soluzione, sempre sostenuto dai due papà che lo seguono pure fino all’inferno. Se la domanda che vi state ponendo durante la visione di Kung fu Panda 4 riguarda il successore del guerriero dragone, dovete stare attenti ad ogni minimo dettaglio del lungometraggio… la risposta potrebbe essere nascosta in ogni cunicolo e, se non correte subito al cinema, gli altri lo scopriranno prima di voi.

 

 

Virginia Lepri