Le interviste di Mondospettacolo: “Fabio Avaro”

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Cari amici di MondoSpettacolo oggi sono in compagnia di un poliedrico artista: Fabio Avaro

Protagonista di Refusi in scena al Teatro Manzoni dal 19 aprile al 15 maggio.

Protagonista del film “ Ti sposo ma non troppo”

Fabio sei attualmente in scena al Teatro Manzoni con “Refusi” insieme ad Enzo Casertano, Saverio Marconi, e Maria Lauria. Uno spettacolo davvero frizzante e divertente. Raccontacelo.

È una bellissima commedia scritta da un’autrice italiana, Roberta Skerl, una penna magnifica, che fa onore alla grande tradizione degli autori della commedia italiana. Racconta le storie di 4 persone, che si incontrano in un frangente che potrebbe sembrare tragico, e invece la possibile tragedia porta questi 4 individui a raccontare ognuno la propria vita, e come sanno fare i grandi autori, la Skerl ti fa ridere delle disgrazie della vita, ma al tempo stesso ti fa pensare a proposito di grandi temi della vita, della società in cui viviamo. Un anziano, correttore di bozze sta attraversando un momento a dir poco particolare e poco fortunato della propria vita, quando, ad un tratto, arrivano in casa sua due tecnici citofonasti (io ed Enzo Casertano). I due malcapitati finiscono sotto sequestro del signor Marra, il correttore di bozze (Saverio Marconi) che vede in loro e nella loro profonda ignoranza culturale, due “refusi” viventi. La stessa fine farà la povera donna delle pulizie(una donna ucraina con tanto di colpo di scena) arrivata in casa Marra al suo primo giorno di lavoro. Come va a finire….?! Beh… venite al Teatro Manzoni di Roma e lo scoprirete tra mille risate e, se vorrete qualche riflessione.

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Tanto tanto teatro, quando è nata questa tua grande passione?

Fin da piccolo i miei genitori mi portavano a teatro, forse fu lì  che nacque la mia passione per questo mondo. La passione per la professione di attore invece è nata per gioco. Pensa, io volevo fare il pilota militare… tutto dire…! Ed invece, salito su un palco per gioco, mi sono innamorato. Capii’ subito che non sarei più sceso da quelle tavole. È come giocare eternamente in cameretta con gli amici, interpretando tutti i personaggi che vuoi. Da bimbi era “cow boy e indiani” oggi è il citofonista, mesi fa l’ostetrico ecc… un lavoro, anzi, un gioco stupendo!

Hai girato anche un film “Ti sposo ma non troppo” di Gabriele Pagnotta. Che ruolo interpretavi?

Lo stesso che interpretavo nella piece teatrale dallo stesso titolo, sempre scritta da Gabriele Pignotta, mio amico fraterno. Ero Andrea, uno sportivone, prossimo al matrimonio che su Facebook, con un falso profilo, s’infatua della sua futura moglie, anche lei sotto mentite spoglie…

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Ami più il teatro o il cinema, e perché?

Una volta avrei detto con certezza: il teatro, perché recitare dal vivo è la serie A. Oggi dico che mi sono ricreduto. È altrettanto stupendo recitare per la macchina da presa e far parte di un enorme meccanismo che dopo vari passaggi tira fuori, dal lavoro di tante persone un’opera d’arte, che può piacere o meno, ma di sicuro di opera d’arte si tratta. Un film ha una magia stupenda, sempre (vabbè… quasi sempre…)

Sogni e progetti nel cassetto?

Un mio amico dice: “se un sogno sta nel cassetto, vuol dire che nel cassetto deve restare!!!”

A parte le battute, il progetto è quello di diventare un bravo attore a tutto tondo. Non a caso sto studiando canto. Vorrei migliorare grazie ad ogni spettacolo che metto in scena. Cerco di “rubare” qualcosa, sempre, ai colleghi con i quali lavoro, ai registi dai quali vengo diretto. E poi, nella pratica, mi piacerebbe recitare in una commedia musicale per il teatro. Mentre fare una parte da “cattivo” nel cinema e in TV … condurre una trasmissione. Quale? “I pacchi”… mi divertirei troppo…

Erika Diamanti