Ma cosa ci dice il cervello: le “bugie vere” di Paola Cortellesi

Prima neo escort in Nessuno mi può giudicare, poi donna della borgata più estrema in Come un gatto in tangenziale e, infine, addirittura “Befana che vien di notte” per Michele Soavi; tutto si può dire di Paola Cortellesi, tranne che non sia un’attrice che difficilmente si cimenta in svariati ruoli, cercando di spiazzare il suo pubblico in cerca di risate facili e desideroso di qualche buon messaggio da cui apprendere una giusta morale.

Anche in Ma cosa ci dice il cervello ricoprire un ruolo insolito, ovvero quello di agente segreto. Infatti, diretta dal fido Riccardo Milani (anche suo compagno di vita), interpreta Giovanna, una mamma all’apparenza anonima e senza alcun guizzo, impiegata al Ministero e con esistenza monotona e grigia.

Lontano dagli occhi dei suoi cari, tra cui la figlia Martina (Chiara Luzzi) e la mamma Agata (Carla Signoris), però, Giovanna altro non è che una dipendente dei Servizi Segreti italiani, in giro per il mondo a sventare attentati rischiosi e piani diabolici.

L’ultimo caso che sta seguendo la vede alle costole di ambigui personaggi come Gerard Colasante (Teco Celio) e, soprattutto, il temibile Eden Bauer (Tomas Arana), ma una inaspettata telefonata finisce per cambiarle le successive giornate.

I suoi vecchi amici Tamara (Claudia Pandolfi), Francesca (Lucia Mascino), Marco (Vinicio Marchioni) e Roberto (Stefano Fresi) decidono di convocarla per una rimpatriata per ripensare ai bei tempi di una volta e, facendo il punto sulle attuali occupazioni, Giovanna apprende che ognuno di essi ha dei seri problemi con determinati personaggi.

A loro insaputa e a quella del suo diretto superiore, ovvero il comandante D’Alessandro (Remo Girone), Giovanna comincia quindi ad utilizzare le proprie qualità per aiutarli, tra tattiche spionistiche e pianificazioni particolari.

Insomma, in Ma cosa ci dice il cervello Paola Cortellesi fa chiaramente il verso a True lies di James Cameron (remake del francese La totale! di Claude Zidi), interpretato da Arnold Schwarzenegger, inventandosi a modo suo questa donna d’azione e gettandosi nel mezzo di una narrazione alternata tra battute comiche e qualche inseguimento.

Certo, tutto è molto ridimensionato nel puro stile italiano e Milani, ovviamente, non è Cameron, tanto che a non convincere pienamente sono i momenti cosiddetti action, mal amalgamati e resi al minimo indispensabile.

Alla fine, però, Ma cosa ci dice cervello arriva al punto, concretizzando questa risibile trama spionistica infarcita con le rivendicazioni di Giovanna nei confronti dei vessatori – incarnati, tra gli altri, da Ricky Memphis, Paola Minaccioni e Alessandro Roja – dei suoi amici e tirando fuori tutto il meglio della comicità.

E, sebbene la compattezza narrativa tenda a perdersi in dettagli, come l’affastellamento di volti noti per fare riempimento (nel cast c’è anche Giampaolo Morelli nei panni dell’ex marito di Giovanna) e la difficoltà nell’amalgamare azione e commedia, ciò che il film intende offrire è una sorta di lezione morale atta a suggerire che le persone dovrebbero fare attenzione nel curarsi del prossimo, comportandosi in maniera più civile con gli altri.

Fin lì possiamo considerare la missione film compiuta.

 

 

Mirko Lomuscio