Personalità, grinta e determinazione: chi è Giuseppe Di Monte

Oggi ci troviamo in compagnia di Giuseppe Di Monte, cantautore originario del Gargano ma romano d’adozione. Appassionato fin dall’adolescenza di arte e musica, ha seguito sempre con carattere e tenacia il percorso professionale che le sue passioni e la sua indole gli indicavano fino all’autoproduzione che lo ha portato a farsi conoscere e a collezionare i primi grandi successi nel panorama musicale italiano.

Prima di questo, spettacoli teatrali, apparizioni televisive, serate live e, fra le altre cose, troviamo Giuseppe anche nelle vesti di conduttore della trasmissione musicale “Matine’e Week End” su RL Tv.

Ciao Giuseppe, ci parli anzitutto del tuo primissimo singolo “Tra le Stelle”, il cui videoclip – ricordiamo – approdò su Italia2 in quanto risultò il più votato dal pubblico della rete?

Innanzitutto grazie per la bellissima presentazione. Si! “Tra le Stelle”, la mia primogenita come la definisco io, è stata la mia prima grande opportunità musicale. Un brano che mi ha fatto conoscere sia come cantautore pop che come produttore di me stesso ad un pubblico molto più vasto. Il videoclip, realizzato da Alberto Alessi, approdò in un contest musicale per giovani emergenti su Italia2 nel programma U_Zone. Era il 2012. Custodisco con gioia il ricordo di quando per la prima volta vidi su rete nazionale il mio primo inedito, il mio primo videoclip musicale ed il mio sogno materializzarsi. Un’emozione impagabile, voluta fortemente e realizzata solo con la mia testardaggine, senza nessun aiuto esterno. Oltre ad avere il consenso dal grande pubblico, “Tra le stelle” mi aprì grazie ad una semplice intervista le porte su RlTV per la conduzione del Matineè week end.

Qual’è lo stile musicale preminente del Giuseppe “di oggi”?

Da “Tra le Stelle” sono cambiate un po di cose. Il mio percorso musicale come cantautore iniziò con il Teen-Pop, uno stile prettamente di oltreoceano. Il Giuseppe di oggi, invece, dopo otto anni di sperimentazioni e studi approfonditi è sicuramente rappresentato da un sound totalmente diverso, un Pop Rock deciso, pieno di tante contaminazioni, un sound che rispecchia non solo la mia musica ma soprattutto la mia persona.

Con “Solo”, dopo un periodo di silenzio, sei tornato sotto i riflettori più forte di prima. Il prossimo step sarà un nuovo singolo o cos’altro bolle in pentola?

Vero! “Solo” è la mia rinascita musicale, dopo un periodo di silenzio in cui la concentrazione era esclusivamente rivolta alla realizzazione del mio primo Album in studio “Tira su il Volume”.

Un Brano che testimonia il fatto che io sono ancora qui a combattere, a colpi di note, perchè sento l’esigenza di voler raccontare le mie storie, la mia musica, creando un rifugio per tutti coloro che ne vorranno far parte. In questo grande pentolone bolle tanta roba, posso dirti che a breve ci sarà un nuovo brano sempre tratto dall’Album, anch’esso accompagnato dal videoclip già in fase di montaggio, che vede la Regia di Fabrizio Pudda, regista con il quale stiamo mettendo su tante belle cose. Ci sarà l’uscita dell’album, sempre come Artista indipendente, a meno che non avvenga un “miracolo” da parte di qualche etichetta importante, e poi una grande sorpresa di cui per adesso non posso parlare. 

E’ vero che tra un mese circa c’è in programma l’uscita di un Album? Cosa ci puoi anticipare al riguardo dal punto di vista tecnico ma anche degli argomenti affrontati nei testi delle canzoni?

Si esattamente il 27 Aprile, nel giorno del mio compleanno, verrà lanciato nei digital store “Tira sul Volume” un Album di 12 tracce di cui sono estremamente orgoglioso. Per un artista indipendente è un grande traguardo. Oggi il mondo musicale offre pochissimo spazio a chi come me ha scelto la musica come canale di comunicazione, e l’unico modo per realizzarsi è quello dell’autoproduzione. Un esperienza colma di tanti sacrifici, forse troppi, ma super appagante nel momento della chiusura. L’album è caratterizzato da un sound Pop/Rock e “Solo” il brano apripista di questa nuova esperienza ne racchiude un po’ tutta l’essenza. Ci saranno pezzi divertenti come “Questa Città” o “ Come un Terremoto” in una veste tutta nuova. Ci saranno brani a tematica sociale come “Brividi” o “Stringendo i pugni”, un omaggio ad un grande Artista della musica Italiana e tante nuove storie che non vedo l’ora di farvi ascoltare. L’album è stato totalmente arrangiato dal polistrumentista Paolo Repetto, un genio a parer mio, che mi ha cucito addosso “l’abito più bello” che io abbia mai potuto richiedere ad oggi.

Roberta Nardi – Giornalista e Ufficio Stampa.