Presentato a Spello Once upon a time… Tonino Delli Colli cinematographer

Alla presenza del produttore Paolo Mancini e di Stefano e Laura Delli Colli, è stato presentato al Festival del cinema di Spello Once upon a time… Tonino Delli Colli cinematographer.

Un documentario che, realizzato dallo stesso Mancini insieme a Claver Salizzato, prende ispirazione dal libro Tonino Delli Colli, mio padre. Tra cinema e ricordi, scritto dal citato figlio del grandissimo direttore della fotografia, per celebrarne la professionalità e il percorso artistico.

Il grandissimo direttore della fotografia attraverso le cui stesse parole si rievocano i lunghi tempi narrativi del maestro dello spaghetti western Sergio Leone, che vediamo anche in immagini provenienti dai set dei suoi capolavori C’era una volta il west e C’era una volta in America.

Man mano che, tra gli sceneggiatori Piero De Bernardi e Furio Scarpelli e i giornalisti Franco Mariotti e Vincenzo Mollica, a prendere la parola sono in particolar modo i suoi “colleghi di luci”. Dal candidato al premio Oscar Giuseppe Rotunno a Franco Di Giacomo, passando per Adolfo Bartoli e Sergio Salvati; fino a Luca Bigazzi, secondo il quale Delli Colli era un genio inconscio.

Senza dimenticare Roberto Girometti, che regala oltretutto un esilarante aneddoto relativo al proprio incontro, giovanissimo, con Pier Paolo Pasolini, visionario che, però, non possedeva l’adeguata esperienza tecnica per poter ottenere determinate immagini.

E, non a caso, non sono certo fotogrammi di Accattone, del suo autore e della mitica Anna Magnani a risultare assenti nel corso della circa ora e mezza di visione che trova coinvolti, tra gli altri, la regista berlinese Margarethe von Trotta, lo storico produttore Alfredo Bini e il cineasta francese Jean-Jacques Annaud, insieme al quale ci si concentra sul suo Il nome della rosa.

Ma, in mezzo a fugaci rievocazioni del Cagliostro interpretato nel 1949 da Orson Welles e de Le meraviglie di Aladino, firmato nel 1961 da Henry Levin e Mario Bava, se da un lato l’attrice Nicoletta Braschi ricorda i momenti in cui l’indimenticato Tonino le raccontava i suoi esordi, dall’altro il compagno di vita e d’arte Roberto Benigni sfodera alcune delle osservazioni maggiormente significative.

È grazie ad esse, infatti, che Once upon a time… Tonino Delli Colli cinematographer ci fa scoprire come, durante le riprese de La vita è bella, colui che illuminò Il buono, il brutto, il cattivo e Salò o le 120 giornate di Sodoma si rivelò capace di intervenire sui sentimenti, sull’esistenza e, soprattutto sulla regia sempre con senso narrativo. Aspetto, quest’ultimo, decisamente raro per un direttore della fotografia.

 

Francesco Lomuscio