Ralph spacca Internet: incontro con i registi Rich Moore e Phil Johnston

Dopo aver invaso e messo a soqquadro il mondo dei videogame, il protagonista del lungometraggio d’animazione Ralph Spaccatutto torna nelle sale con l’atteso sequel Ralph spacca Internet, sconfinando stavolta in un altro regno multimediale quale è la rete web, con tutti i suoi servizi e pericoli annessi.

Un espediente che, ovviamente, spinge i creatori Disney a portare nuova linfa a quel successo datato 2012 tramite questa continuazione che promette di fare faville, nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 22 Novembre 2018.

Al timone di regia, l’esordiente Phil Johnston (sceneggiatore del primo film) e Rich Moore (anche dietro alla macchina da presa del capostipite, nonché premio Oscar per Zootropolis), i quali hanno incontrato a Roma la stampa, cui il secondo ha rivelato: “L’idea di personificare Internet nasce dal primo film, dove vi era, invece, una visione variegata del mondo delle sale giochi. Parlando con alcuni esperti abbiamo capito che Internet non è così astratto e lo abbiamo mostrato come una città antica, tipo Roma. Le cose più vecchie, più storiche come Google, sono nel centro, mentre le altre, che si stanno espandendo, ora si trovano agli estremi, alla periferia”.

“Il nostro production designer ha studiato appositamente la città di Roma per la costruzione del luogo, con questa struttura a strati fatta come fosse una lasagna” ha proseguito Johnson, anticipando Moore, che, a proposito dell’approccio utilizzato per l’animazione invece dichiarato: “Le cose sono cambiate di molto nel mondo dell’animazione e non stiamo parlando di tantissimi anni fa. Ai tempi de I Simpson abbiamo usato una tecnologia retrò, ora ci sono cambiamenti epocali, riusciamo addirittura a mettere milioni di personaggi e veicoli. Una cosa eccitante e, al contempo, spaventosa, ma questa è pure la filosofia dello Studio Disney”.

Su cosa sia stato difficile realizzare, Johnston ha espresso ridendo: “Tutto il film credo. Internet è in totale espansione continua e, per questo, abbiamo messo una storia universale di amicizia che non venisse schiacciata dalla rete stessa. Se la storia funzionava, tutto avrebbe retto”.

Parole d’oro sono state dette da Moore a proposito del team che ha lavorato a Ralph spacca Internet: “C’è un gruppo immenso che lavora, circa cinquecento o seicento professionisti e tutti bravi, ed è difficile mettere il proprio punto di vista con tutte queste persone. Però tutto dipende da ciò che io e Phil creiamo, deve essere un’idea che riesce a mettere d’accordo tutti quelli che fanno parte di questo grande caos che c’è dietro la lavorazione. E lo studio, così, sarà contento dei risultati”, precedendo Johnston: “Noi cerchiamo di non pensarci, ma Disney ci porta questi film che sono leggendari con protagonisti al centro di tutto. La cosa divertente è che i nostri titoli, quelli miei e di Rich, parlano di emarginati, e noi due ci rispecchiamo in questo nonostante siamo parte di quello studio”.

SELFIE! – In “Ralph Breaks the Internet,” Vanellope von Schweetz hits the internet where she encounters and then befriends the Disney princesses. Filmmakers invited the original voice talent to return to the studio to help bring their characters to life, including Sarah Silverman (Vanellope in “Ralph Breaks the Internet”), Auli‘i Cravalho (“Moana”), Kristen Bell (Anna in “Frozen”), Idina Menzel (Elsa in “Frozen”), Kelly MacDonald (Merida in “Brave”), Mandy Moore (Rapunzel in “Tangled”), Anika Noni Rose (Tiana in “The Princess and the Frog”), Ming-Na Wen (“Mulan”), Irene Bedard (“Pocahontas”), Linda Larkin (Jasmine in “Aladdin”), Paige O’Hara (Belle in “Beauty and the Beast”), and Jodi Benson (Ariel in “The Little Mermaid”). ©2018 Disney. All Rights Reserved.

Sulla scena più esilarante del film, ovvero la reunion delle principesse Disney (Biancaneve, Cenerentola, Ariel, e così via) hanno alla fine raccontato i problemi a cui sarebbero dovuti andare incontro. Johnston ha ironizzato: “Queste principesse hanno tutte degli agenti”, e Moore ha continuato: “Si è trattato di un’esperienza strana, come tirare fuori le più famose star dai loro film più celebri: Judy Garland da Il mago di Oz, Marilyn Monroe da Gli uomini preferiscono le bionde e Anita Ekberg da La dolce vita. Quale altro studio avrebbe dato l’opportunità di poter lavorare con quelle principesse tutte assieme? E, quindi, è diventata una scena molto più profonda, che mi fa capire quanto sia significativa per le persone e  rendermi conto che il progresso porta verso le cose più strane: chi l’avrebbe detto che Ralph Spaccatutto sarebbe stato capace di portare a questo?”.

In chiusura Johnston ha raccontato divertito: “La nostra capo animazione ha preso le bambole delle principesse e noi, con lei, ci siamo divertiti a posizionarle per capire come dovevamo realizzare la scena”.

Quindi, preparatevi, perché Ralph spacca Internet sta per arrivare al cinema… insieme alle mitiche principesse Disney, ovviamente.

 

Mirko Lomuscio