Samanta Cannone: Il Viaggio Musicale tra Resilienza e Autenticità

Scopri la forza e l’autenticità della nuova stella emergente della musica italiana: Samanta Cannone.

Il suo singolo di debutto “Sabbie Mobili” è più di una canzone, è un inno alla resilienza e alla ricerca della propria verità interiore. Con metafore evocative e una potente carica emotiva, Samanta invita gli ascoltatori a esplorare il proprio viaggio personale e a trovare coraggio nelle sfide incontrate lungo il cammino.

Non perderti il videoclip ufficiale di “Sabbie Mobili”, diretto con maestria da Denis Fava, che aggiunge un nuovo strato di profondità visiva all’esperienza musicale. Samanta Cannone non è solo un’artista, ma una voce autentica destinata a lasciare un’impronta indelebile nel panorama musicale italiano.

Originaria di Milano ma con radici che si estendono fino al cuore della Puglia, Samanta porta con sé un bagaglio di esperienze e passioni che si riflettono nella sua musica. Cresciuta con l’ispirazione delle grandi icone della musica internazionale, ha coltivato la sua vocazione sin da giovane, e ora, con il supporto di Ilenya Smedile e una serie di progetti entusiasmanti in arrivo, il futuro di Samanta brilla di promesse e successi.

Resilienza: questo è l’argomento che affronti nel tuo brano “Sabbie Mobili” e di grande attualità, visto i tempi che corrono. C’è qualcosa di autobiografico in questo lavoro?

Nel mio brano “Sabbie Mobili” ho voluto esplorare il tema della resilienza, una qualità che tutti abbiamo dentro di noi, anche se a volte non la mostriamo tutti con la stessa intensità. È qualcosa che emerge inevitabilmente nel corso della vita, a un certo punto o l’altro. La storia raccontata nel brano riguarda una donna che si risveglia da un sonno profondo e si trova catapultata in una situazione che percepisce come un limbo, senza apparente via d’uscita. È proprio grazie alla sua resilienza che riesce a superare questa fase critica, rappresentata dalle “sabbie mobili” nel testo, che simboleggiano una condizione tossica generale.

Dal mio punto di vista personale, questo brano riflette anche le mie esperienze di vita. Anch’io mi sono trovata di fronte a situazioni difficili e ho dovuto imparare a distanziarmi da persone che emanavano negatività. Questo processo è stato graduale e richiedeva tempo, ma è stato fondamentale per il mio benessere personale. Mi ha insegnato l’importanza di amare me stessa e di mettere le mie esigenze al primo posto.

 Ad un certo punto del tuo percorso artistico abbandoni per un po’ la musica. Cosa ti ha portato a prendere una decisione così drastica e, immagino, dolorosa?

Ho passato un periodo in cui ho dovuto allontanarmi dalla musica a causa della mancanza di sostegno da parte di mio padre. È una situazione che non ho mai affrontato apertamente prima d’ora, perché è ancora dolorosa da ricordare. Il nostro rapporto non è mai stato facile e, purtroppo, non ho un bellissimo rapporto con lui.

La decisione di allontanarmi dalla musica è stata scatenata da un episodio preciso: il suo rifiuto di finanziare la promozione radio di una mia canzone inedita, registrata molti anni fa, prima di “Sabbie Mobili”. In quel momento, forse, aveva ragione, perché le richieste economiche erano eccessive. Ero giovane e quel “no” mi ferì profondamente, al punto da farmi abbandonare la musica. Come gesto di ribellione, iniziai a fumare a 18 anni, un vizio che purtroppo ho ancora.

Il rapporto con mio padre è sempre stato complicato. Non ha mai riconosciuto il mio talento né mostrato interesse per le mie passioni, considerandole insignificanti. Questo mi ha fatto soffrire molto. Fortunatamente, ho trovato sostegno in altri luoghi. Mia madre, i miei amici, il mio compagno e altri familiari hanno continuato a credere in me e nella mia musica. Sono stati loro a darmi la forza di andare avanti nonostante le difficoltà e le delusioni.

 La tua è una voce particolare, capace di influenzare e che lascia il segno. Quanto lavoro c’è dietro?

Dietro la mia voce c’è un lungo percorso di lavoro e dedizione, soprattutto perché ho dovuto affrontare una lunga pausa dalla musica. Il fumo e il passare degli anni hanno inevitabilmente influenzato il timbro della mia voce. Recentemente, durante una visita specialistica alle corde vocali, ho scoperto che la mia voce nasale è parzialmente dovuta a una cavità nasale più piccola dell’altra, un dettaglio tecnico che ha un impatto sul mio modo di cantare e che non scomparirà mai completamente. Ma c’è una buona notizia: le mie corde vocali sono in perfetta salute!

Nonostante queste sfide, continuo a impegnarmi costantemente per migliorare. Prendo lezioni settimanali con la mia vocal coach e mi esercito regolarmente a casa. Canto registrando cover, sotto la doccia e persino in macchina, trovando sempre il modo di praticare, anche nel mezzo del traffico!

Durante l’estate e l’inverno, mi esibisco con lo spettacolo della scuola, cercando sempre di superare la paura che inevitabilmente si fa sentire prima di salire sul palco. Perché, diciamocelo, è una sensazione che non si può evitare. Ma è proprio quella scarica di adrenalina che rende ogni esibizione così emozionante e indimenticabile.

 Hai scritto il testo di “Sabbie Mobili”, quindi oltre alla voce c’è un desiderio di dirigersi verso il cantautorato?

Scrivere è senza dubbio una delle mie più grandi passioni. Adoro immergermi nel mondo delle storie, e attualmente sto lavorando su un romanzo che ho iniziato durante il lockdown. È un progetto che mi sta molto a cuore, e sono entusiasta di vedere presto il risultato finale. Il romanzo è quasi completo, e spero di poterlo pubblicare il prima possibile.

Quando scrivo, entro completamente in un universo tutto mio, proprio come faccio quando canto o ascolto musica. È un’esperienza incredibilmente gratificante che mi permette di esprimere me stessa attraverso le parole. Ecco perché voglio essere l’autrice dei miei testi musicali. Per me, scrivere le parole delle mie canzoni è una forma di magia pura. È un modo per trasmettere le mie emozioni e i miei pensieri più profondi, proprio come faccio con la mia voce quando canto.

Anche se amo interpretare i brani, non mi sentirei completa se non fossi coinvolta nella scrittura dei testi. È un processo creativo che mi appassiona e che mi permette di dare vita alle mie idee e alle mie visioni in modo unico e personale.

Hai già in serbo novità per il futuro?

Assolutamente, sono felice di condividere che ci sono delle novità in arrivo! Ho completato la scrittura di un secondo inedito, ho già il titolo e la canzone è pronta al cento per cento. Adesso devo soltanto registrare la demo e mandarla all’arrangiatore per darle la giusta forma. Questo nuovo brano è molto più personale rispetto a “Sabbie Mobili”. Racconta delle mie emozioni riguardo alla fine brusca di un’amicizia che ha segnato profondamente la mia vita. Nonostante il tempo passato e la distanza, questa persona ha ancora un posto speciale nel mio cuore. Scrivere questa canzone è stato necessario per liberarmi del dolore che mi ha accompagnato in questi ultimi tre anni. Come in “Sabbie Mobili”, anche qui ci sono parti oscure e parti illuminate, ma preferisco non svelare troppo!