SCUOLA. BENVENUTO (LEGA NORD): INTERROGAZIONE PER FARE CHIAREZZA SU MUTUI EDILIZIA SCOLASTICA

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Torino 10 Settembre 2015

In seguito alla delibera di giunta con la quale è stato aperto il bando relativo ai mutui per l’edilizia scolastica, oggi, i Comuni si trovano nella scomoda posizione di dover indire le procedure di gara per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione o costruzione di edifici scolastici pubblici, pur senza la sicurezza della copertura finanziaria. Ciò che vogliamo sapere dalla giunta è se vi siano comunicazioni da parte dei Ministeri interessati che possano chiarire la situazione e quali strategie essa stia attivando per garantire la copertura finanziaria dei progetti proposti dagli Enti beneficiari. E’ bene ricordare che è stata la stessa Regione ad individuare questi ultimi attraverso l’emanazione di un bando, ma, al momento, non si riesce a comprendere di cosa essi siano realmente beneficiari”: così il consigliere regionale della Lega Nord, Alessandro Benvenuto, in un’interrogazione alla giunta regionale.

“In base all’articolo 10 del decreto legge n. 104 del 2013 – spiega Benvenuto -, le Regioni possono essere autorizzate dal Ministero dell’economia e delle finanze, d’intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a stipulare appositi mutui trentennali, con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, per interventi straordinari ad esempio di ristrutturazione o messa in sicurezza di immobili di proprietà degli enti locali adibiti all’istruzione scolastica o per la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici”.

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“Nel febbraio scorso – prosegue il consigliere leghista -, con una determinazione dirigenziale sono stati approvati il testo del “Bando triennale 2015-16-17 edilizia scolastica – mutui” e la relativa modulistica. Ad aprile, una comunicazione dell’Assessorato competente ha informato i Comuni, i cui progetti sono risultati ammissibili, ma non finanziabili, nell’anno 2015, che tali progetti sono ancora privi di copertura finanziaria, ma che gli Enti beneficiari sono comunque tenuti ad effettuare l’aggiudicazione provvisoria dei lavori entro il 31 ottobre prossimo”.

“Nella  stessa comunicazione – sottolinea Benvenuto -, l’Assessorato faceva presente che agli Enti beneficiari sarebbe dovuta giungere direttamente dal MIUR  l’indicazione dei termini di validità del decreto e, quindi, della possibilità di procedere alla gara e che lo stesso ministero era intenzionato a “salvaguardare” tutte le procedure che – sebbene non perfezionate alla data di scadenza – fossero state quantomeno avviate entro tale termine ultimo”.

“I Comuni – conclude Benvenuto – si trovano, quindi, in una condizione di forte incertezza, sia normativa che contabile e la Regione deve porvi rimedio”.

Giorgia Rapello