Star Trek: Picard, avanti nel futuro con la serie di Amazon Prime

Star Trek: Picard è la nuova serie dedicata  è uno degli eventi televisivi più attesi di questo inizio 2020. A settantanove anni Patrick Stewart riprende il suo personaggio dopo che la produzione aveva accettato le sue condizioni. Niente divisa, niente Enterprise, ma solo un ex ammiraglio in pensione che si ritroverà coinvolto in una nuova avventura.

Tornano i personaggio di Star Trek: The Next Generation, come Deanna Troi (Marina Sirtis), William Riker (Jonathan Frakes), Data (Brent Spiner), e , senza alcun dubbio, i fan resteranno soddisfatti, a giudicare anche dai primi due episodi presentati in anteprima alla stampa romana. In particolare, scopriremo molto su Data, l’androide che era scomparso nel film del 2002 Star Trek La  Nemesi, che tante polemiche aveva generato sulla qualità della storia e che aveva chiuso in malomodo le avventure cinematografiche della Next Generation.

Pictured: Sir Patrick Stewart as Jean-Luc Picard of the CBS All Access series STAR TREK: PICARD. Photo Cr: Trae Patton/CBS ©2019 CBS Interactive, Inc. All Rights Reserved.

Il trailer, inoltre, ci suggerisce anche che avremo il ritorno di un personaggio molto amato dai fan: l’ex Borg Sette di Nove (Jeri Ryan), vista nella serie Voyager. Quello che finora possiamo anticiparvi è che Picard è, in un certo senso, una vera e propria vendetta contro La Nemesi. Finalmente abili sceneggiatori (e anche le corrette richieste di Patrick Stewart) hanno fatto nascere un seguito vero della Next Generation. Finalmente, si va avanti nell’universo di Star Trek, considerando che il franchise non faceva altro che tornare sempre indietro alle origini, senza riuscire a liberarsi del fantasma della serie classica e del leggendario signor Spock. Gene Rodenberry aveva scommesso su questo capitano calvo (ma anche Kirk lo era…) di origine francese, prendendo un noto attore teatrale. Il risultato è finora lusinghiero, in quanto, dopo tanti errori, universi paralleli cinematografici esplorati e poi abbandonati (si pensi anche alla discussa Star Trek Discovery, che non ha certo entusiasmato i fan più intransigenti), sembra sia stata trovata la giusta rotta (e, giustamente, solo Picard poteva indicarla).

Evitando i fastidiosi spoiler, possiamo dire che la serie fa ampio riferimento a Star Trek La Nemesi e consigliamo anche di visionare l’episodio della serie La figlia di Data, (guardando le prime due puntate di Star Trek: Picard capirete il perché). Senza dubbio, chi non ha mai seguito la serie e appartiene a quel folto gruppo che conosce solo quella classica e il capitano Kirk, potrà forse in questo caso ricredersi, perché ci troviamo di fronte ad  un ritorno ad una fantascienza adulta, con tanti riferimenti (voluti o no) alla situazione attuale. In questo caso parliamo di scala planetaria, con un problema di migrazione forzata dovuto ad un terribile cataclisma che vede stavolta nuovamente fieri protagonisti i nemici giurati della Federazione: i Romulani, che avevamo lasciato nell’ultima pellicola. Quindi, Amazon Prime, che distribuisce Star Trek: Picard, si lancia in una ambiziosa operazione, ma dietro a tutto troviamo sempre la CBS e una serie di validi produttori.

Grazie anche al valore aggiunto di Patrick Stewart, il quale sembra davvero aver voluto regalare ai suoi fan un prodotto di alta qualità, lavorando con i produttori e sceneggiatori e figurando lui stesso in qualità di produttore esecutivo. Dal 24 Gennaio 2020, dunque, per dieci episodi lo troveremo di nuovo protagonista (e pare certo un rinnovo per una seconda stagione) di una serie di fantascienza. I Borg che ritroveremo nella serie  sembrano far riecheggiare per i fan – che negli anni hanno dubitato e guardato con sufficienza le recenti produzioni – lo storico motto “la resistenza è futile”. E siamo certi che, ancora una volta, un anziano ex ammiraglio in pensione farà breccia nei loro  cuori. Del resto, è il destino dei capitani delle Enterprise essere richiamati in servizio per salvare la galassia.

 

 

Roberto Leofrigio