Stasera in tv Baciami, stupido di Billy Wilder, con Dean Martin e Kim Novak

Stasera in tv su TV 2000 alle 21,20 Baciami, stupido (Kiss Me, Stupid), un film del 1964 diretto dal regista Billy Wilder. Il soggetto fu tratto da una pièce italiana degli anni quaranta, L’ora della fantasia di Anna Bonacci, che venne portato sullo schermo nel 1952 da Mario Camerini in Moglie per una notte. Il film fu iniziato da Peter Sellers che poi rinunciò alla partecipazione per problemi cardiaci. Al suo posto venne chiamato Ray Walston. Sceneggiato da Billy Wilder e I. A. L. Diamond, Baciami, stupido è interpretato da Kim Novak, Dean Martin, Ray Walston, Cliff Osmond, Henry Gibson, Felicia Farr, Barbara Pepper, Skip Ward, Doro Merande, Alice Pearce.

Trama
Orville è un maestro di pianoforte di una cittadina di provincia con il vezzo di scrivere canzoni. Un giorno è costretto a ospitare un famoso cantante, nonché famoso dongiovanni, in casa sua. È l’occasione per fargli ascoltare le sue canzoni e diventare famoso, ma il rischio che il cantante provi a sedurre sua moglie è troppo forte. Allora Orville chiede a Polly, la cameriera del Belly-Button caffé, di sostituire per una sola notte la consorte.

Tratto dall’opera letteraria italiana L’ora della fantasia (di Anna Bonacci), Baciami, stupido è all’apparenza un film innocuo in cui il regista sfrutta tutti i classici meccanismi della commedia degli equivoci, impiegando da grande maestro ritmi e meccanismi brillanti del genere. Dietro tali sembianze è però racchiusa una pungente critica morale della società moderna, come di consueto accade nel cinema di Wilder. Vengono in particolare prese di mira le fobie sessuali dell’americano medio attraverso il tema del doppio adulterio.

È la commedia che segna un punto di rottura nel rapporto fra Billy Wilder e il pubblico americano: tanto perfetta nel meccanismo quanto feroce nella sostanza, fu immancabilmente incompresa dagli spettatori e oggetto di lamentele da parte della National Legion of Decency. Non è difficile capire perché; del resto perfino oggi è raro trovare film che trattano gli stessi temi con la spregiudicatezza dimostrata da Wilder nel 1964.

Wilder realizza ciò che per Quando la moglie in vacanza la censura gli aveva bloccato: intaccare la fedeltà matrimoniale e mostrare il tradimento e l’adulterio, dai quali entrambi i coniugi traggono persino utilità. Tutto con estrema naturalezza. Lo spumeggiante quartetto di interpreti è trainato da Dean Martin, divo spocchioso e donnaiolo, e dalla splendida e tremendamente sensuale Novak, che fa la sua comparsa con uno psuedo-piercing all’ombelico e sgambetta in un’etilica danza casalinga.

Baciami, stupido è un’irrinunciabile commedia degli equivoci – uno dei vertici nella produzione del regista – costruita su una sceneggiatura smagliante e macchinosa (I.A.L. Diamond docet), perfettamente funzionale nello scandagliare e smascherare i pruriti inconfessabili sepolti negli anfratti segreti della coppia. Dirompente, caustica, avanti anni luce, senza tema di bigotti e bacchettoni, è una rigenerante boccata d’ossigeno contro l’asfittica morale in auge. Al botteghino fu un vero fallimento.

 

 

Luca Biscontini