Stasera in tv Grease, con John Travolta e Olivia Newton-John

Stasera in tv su Italia 1 alle 21,20 Grease, un film musicale del 1978 diretto da Randal Kleiser e interpretato da John Travolta e da Olivia Newton-John. Tratto dall’omonimo musical di Jim Jacobs e Warren Casey, è considerato come uno dei più celebri film di tutti i tempi, oltre che il musical di maggior successo nella storia del cinema tratto dagli anni ’50. La colonna sonora del film è stata pubblicata e distribuita su un doppio LP della RSO Records che è rimasto per diverse settimane al primo posto delle classifiche in molti paesi. In Gran Bretagna i duetti You’re The One That I Want e Summer Nights arrivarono entrambi in vetta alle classifiche e ancora nel 2002 appaiono rispettivamente all’ottavo e al ventunesimo posto della classifica ufficiale di vendite di singoli di tutti i tempi. La canzone Hopelessly Devoted to You ha ricevuto una nomination al premio Oscar alla migliore canzone originale nel 1979. La canzone tema del film, scritta da Barry Gibb (all’epoca leader dei Bee Gees) e interpretata da Frankie Valli, giunse anch’essa ai primi posti delle classifiche. A livello mondiale ha incassato 394.955.690 dollari a fronte di budget di 6 milioni di dollari, piazzandosi al primo posto nella classifica dei film più visti di quella stagione sia negli Stati Uniti sia in Italia dove ha incassato 8 miliardi di lire (rivalutato: circa 18 milioni di €). Con John Travolta, Olivia Newton-John, Stockard Channing, Frankie Avalon, Jeff Conaway.

Trama
Durante le vacanze scolastiche Danny fa amicizia con Sandy, una ragazza australiana. Con grande sorpresa poi se la ritrova nel suo stesso college, ma finge indifferenza perché lui è un vero duro. Dopo una gara di ballo che Danny vince in coppia con un’altra ragazza, i due si mettono finalmente insieme.

“Summer sun, something’s begun/But, oh, oh, the summer nights”: il sempreverde tormentone di Grease (1978) non smette di esercitare un invincibile fascino, coinvolgendo nuove generazioni di agguerriti fan. Tratto dall’omonimo musical di Jim Jacobs e Warren Casey – spettacolo che ebbe un successo enorme, con allestimenti e tournée in tutto il mondo -, il film diretto dall’allora esordiente Randal Kleiser e interpretato dagli indimenticabili John Travolta (reduce da Saturday night fever, 1977) e Olivia Newton-John è considerato una delle pellicole più celebri di tutti i tempi, oltre a essere il maggior successo nella storia del cinema tratto dagli anni Cinquanta. A livello mondiale ha incassato quasi 400 milioni di dollari, a fronte di un budget di sei, piazzandosi al primo posto nella classifica dei film più visti di quella stagione, sia negli Stati Uniti che in Italia, dove ottenne otto miliardi di lire (equivalenti a circa 18 milioni di euro). Inizialmente la parte di John Travolta fu affidata a Henry Winkler, che interpretando Fonzie in Happy Days sarebbe stato perfetto in quel ruolo. Rifiutò, pentendosene poi amaramente. Per il ruolo di Danny Zuko si pensò anche a Patrick Swayze, il quale, tuttavia, a causa dei suoi problemi fisici, non diede la disponibilità.

La storia, di una semplicità estrema, ha mantenuto negli anni (siamo giunti al quarantennale) una grande capacità di presa sul pubblico, perché, pur non esente da alcuni difetti (in particolare certe eccessive schematizzazioni e talora molte sdolcinature evitabili), il film seppe raccontare il gioioso eccesso di desiderio dell’adolescenza, incarnando una magica vitalità, una voglia di esserci estrema, di vivere fino in fondo. Danny, il giovane spaccone a capo della banda dei T-Birds (senza dimenticare il delizioso contrappunto femminile delle Pink Ladies), e Sandy, la mite ragazza australiana giunta nella caotica scuola superiore di Rydell, interpretarono alla perfezione due stereotipi archetipici in grado di far immedesimare chiunque; e poi la straordinaria colonna sonora, le danze, l’amore: un cocktail perfetto che non conosce il rischio di diventare anacronistico (chi scrive confessa di aver avuto sempre una predilezione per Betty Rizzo, alias Stockard Channing, dotata di grandissimo talento). Per quanto collocato in un’epoca cronologicamente cristallizzata in un passato specifico, Grease rappresentò quell’aspetto universale del passaggio dall’adolescenza all’età adulta, costituito dalla rinuncia all’individualismo per aprirsi all’altro nell’amore, anche a costo di rivedere le priorità precedenti.

 

 

Luca Biscontini