Stasera in tv Il favoloso mondo di Amélie di Jean-Pierre Jeunet

Stasera in tv su Rai Movie alle 21,10 Il favoloso mondo di Amélie, un film del 2001 scritto e diretto da Jean-Pierre Jeunet. Il film, con protagonisti Audrey Tautou e Mathieu Kassovitz, venne distribuito nelle sale cinematografiche francesi il 25 Aprile 2001 e arrivò in quelle italiane il 25 Gennaio dell’anno successivo. Il favoloso mondo di Amélie ha ricevuto una considerevole quantità di premi e nomination nei vari festival internazionali del cinema. Al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary del 2001 Vinse il Grand Prix – Crystal Globe. Il favoloso mondo di Amelie è al momento il secondo film francese più visto al mondo (il primo è Quasi amici). Costato circa 77 milioni di franchi francesi (è uscito poco prima dell’introduzione dell’euro: in euro sarebbero circa 12 milioni) ha guadagnato quasi 170 milioni di euro e si calcola sia stato visto, ovviamente nelle sole sale cinematografiche, da 23 milioni di spettatori. Con Audrey Tautou, Mathieu Kassovitz, Rufus, Yolande Moreau, Dominique Pinon, Serge Merlin.

Trama
Amélie, una ragazza di vent’anni che arriva da Montmatre, un giorno scopre di avere una missione da compiere: alleviare le pene degli altri. Anche dolori e frustrazioni minime: la solitudine della vicina di casa, lasciata dal compagno, o quella dell’anziano genitore che augura al nanetto del giardino lunghi viaggi in paesi esotici, quelli che lui ha sempre sognato. A un certo punto Amélie si innamora di uno come lei, un tizio caduto dalla Luna che colleziona frammenti di fototessere gettati via. Vivranno il principe azzurro e la sua fatina, felici e contenti?

“Consapevolmente anacronistico, volutamente eccentrico, ‘Il favoloso mondo di Amélie ha un po’ l’aspetto di un ‘corto’ allungato a due ore: senza che ciò, per una volta, rovini il risultato. Le invenzioni registiche si moltiplicano: i colori mutano, variando dall’acido alla quasi monocromia; gli effetti speciali offrono continue sorprese”.
(Roberto Nepoti, La Repubblica, 27 Gennaio 2002)

“Presentato come la favola parigina di una generosa cameriera di caffè decisa a rendere migliore la vita degli altri e a vendicare i torti da loro subiti, è in realtà una storia corale cinica, divertente, realizzata in uno stile citazionista che ricorda ‘Mon Oncle d’Amérique’ di Alain Resnais; magari capita ogni tanto di trovarlo un po’ stucchevole”.
(Lietta Tornabuoni, La Stampa, 25 Gennaio 2002)

“Campionissimo d’incassi in Francia, caso critico in America (pare sicuro l’Oscar per il miglior film straniero), il film di Jeunet è una cavalcata radiosa e piena di invenzioni visive che riconcilia con il mondo, la vita e perfino il cinema. Per chi ama la vecchia Parigi di Montmartre: una boccata di realismo magico”.
(Piera Detassis, Panorama, 10 Gennaio 2002)

“Buonista, lezioso. Direbbe il critico. Ma deve farci pensare il consenso al faccino e al caschetto – carini da morire – di Audrey Toutou, Amélie. (…) Scrive ‘Nice Matin’: ‘il contrario di sesso, violenza e volgarità. Riabilita pudore e poesia’. E non contento: ‘Dice che il bene esiste’. Jeunet sa esprimere tutto questo, vero, in una fiaba i cui personaggi somigliano ai cartoni animati umani, e alternando un colpo di modernità e uno di omaggio al profumo della tradizione”.
(Paolo D’Agostini, La Repubblica, 11 Maggio 2001)

 

 

Luca Biscontini