Stasera in tv su Rai Movie alle 21,10 La notte di San Lorenzo, un film del 1982 diretto da Paolo e Vittorio Taviani. Presentato in concorso al 35º Festival di Cannes, ha vinto il premio il Grand Prix Speciale della Giuria e il premio della giuria ecumenica. Gli eventi narrati nel film richiamano le drammatiche vicende della Strage del Duomo di San Miniato originariamente attribuita all’esercito tedesco, in realtà causata dagli Alleati. La notte di San Lorenzo è anche stata la prima occasione di collaborazione dei due registi con Nicola Piovani. Con Omero Antonutti, Margarita Lozano, Claudio Bigagli, Dario Cantarelli, Massimo Bonetti, Norma Martelli, Enrica Maria Modugno.
La notte di San Lorenzo è quella del 10 agosto, quando le stelle cadono e si esprimono i desideri. La vicenda si snoda attorno a questo giorno e i fatti narrati sono realmente accaduti: gli stessi autori ne sono stati protagonisti durante l’infanzia. Siamo nel 1944, e la cittadina toscana di San Miniato è occupata dai tedeschi in vena di rappresaglie; un gruppo di contadini si mette in marcia per sfuggire all’accerchiamento. Nonostante l’atrocità della guerra, il racconto è visto con gli occhi sognanti dei bambini, mentre i paesaggi della campagna toscana rivestono un’importanza fondamentale nell’articolarsi della vicenda.

Film sulla memoria di un evento storico nel ricordo personale di ciascuno, La notte di San Lorenzo è anche una lezione sulla riflessione storica: “La morale del racconto ‒ sottolinea Paolo Taviani ‒ banalmente è questa: quando le cose vanno male, è il momento di prendere in mano il senso della propria esistenza; quando tutto è perduto, tutto può essere ancora salvato“. Film aperto alla speranza, sia essa spirituale o materiale, La notte di San Lorenzo è un capolavoro: “Al di là della Toscana splendidamente fotografata ‒ scrive Gérard Legrand ‒ a tratti aspra, a tratti accogliente, c’è l’Italia intera chiamata a testimoniare se stessa. La volontà di un distacco ‘arcaicizzante’ e il rigore quasi ieratico proprio dei Taviani appaiono, come mai prima d’ora, spalancati sul futuro“. Il film ottenne il Premio speciale della giuria e il premio della giuria ecumenica al Festival di Cannes del 1982, cinque David di Donatello (miglior film a Paolo e Vittorio Taviani, miglior regista a Paolo e Vittorio Taviani, miglior produttore a Giuliani G. De Negri, migliore fotografia a Franco Di Giacomo, miglior montaggio a Roberto Perpignani), due Nastri d’Argento (regista del miglior film a Paolo e Vittorio Taviani, migliore sceneggiatura a Paolo e Vittorio Taviani, Tonino Guerra e Giuliani G. De Negri) e un Globo d’oro (miglior film a Paolo e Vittorio Taviani).
Luca Biscontini
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