Addio alla bellissima Nicoletta Machiavelli, star di “Navajo Joe” e “Giarrettiera Colt”

Nicoletta Machiavelli recente

Non solo Moira Orfei (QUI) e Nando Gazzolo (QUI). Nelle stesse ore in cui ci hanno lasciato la Regina del Circo e il grande doppiatore, si è spenta anche una terza attrice. Non era famosa come gli altri due illustri scomparsi, ma per gli amanti del cinema di genere è sicuramente un nome familiare, con una quarantina di film interpretati: Nicoletta Machiavelli. L’attrice emiliana si è spenta il 15 novembre nella sua casa di Seattle (Stati Uniti), dove risiedeva da 30 anni. Era malata, ma non aveva diffuso la notizia.

Navajo Joe

Nicoletta è Estella in “Navajo Joe”

Nicoletta nasce a Stuffione, vicino Modena, l’1 agosto del 1944 e discende dalla famiglia fiorentina di Niccolò Machiavelli. Bellissima ragazza dallo sguardo ammaliante, viene scartata da John Huston come Eva de “La Bibbia” (1966), ma raggiunge subito la popolarità nello stesso anno grazie alla commedia “Una questione d’onore” di Luigi Zampa, in cui interpreta Domenicangela Piras, presunta moglie infedele di Ugo Tognazzi. Segue a ruota il film corale “I nostri mariti” nel quale interpreta Roberta nel segmento diretto da Luigi Filippo D’Amico, al fianco di Alberto Sordi.

Una questione d'onore

Con Ugo Tognazzi in “Una questione d’onore”

Da lì partecipa a molti spaghetti western, dal cult “Navajo Joe” (1966) di Sergio Corbucci accanto a Burt Reynolds a Un fiume di dollari” (1966) di Carlo Lizzani; da “Un minuto per pregare, un istante per morire” (1968) di Franco Giraldi a “Odia il prossimo tuo” (1968) di Ferdinando Baldi, fino al cultissimo “Giarrettiera Colt” (1968), nel quale interpreta la giovane protagonista Lulu, detta “Giarrettiera Colt”, in lotta per difendersi contro dei contrabbandieri di armi.

Giarrettiera

Nicoletta è Lulu in “Giarrettiera Colt”

Nel 1967 è la volta del film di spionaggio “Matchless” di Alberto Lattuada. Partecipa anche a “Candy e il suo pazzo mondo” (1968) di Christian Marquand, film con cast stellare che comprende anche Marlon Brando, Charles Aznavour, Richard Burton, James Coburn, Walter Matthau e Ringo Starr. E poi “Quei temerari sulle loro pazze, scatenate, scalcinate carriole” (1968) di Ken Annakin, con Bourvil, Tony Curtis e Dudley Moore. E ancora il thriller erotico “Femmine insaziabili” (1969) di Alberto De Martino.

Candy

Nicoletta è Marquita in “Candy e il suo pazzo mondo”

Nel 1973 è al fianco di Marcello Mastroianni e Oliver Reed in “Mordi e fuggi” di Dino Risi, mentre nello stesso anno è Anna, moglie di Alain Delon nel poliziottesco “Tony Arzenta” di Duccio Tessari. L’anno successivo è nuovamente moglie di Delon in “Esecutore oltre la legge” di Georges Lautner. Nel 1975 interpreta Luce in “L’importante è amare” con Romy Schneider e Fabio Testi, diretta da Andrzej Zulawski.

Tony Arzenta

Con Alain Delon in “Tony Arzenta”

Nel 1976 è con Tomas Milian in “Il trucido e lo sbirro” di Umberto Lenzi, dove interpreta Mara, la donna del Brescianelli. L’anno dopo partecipa al film di Liliana Cavani “Al di là del bene e del male“. Il suo ultimo film è “La fuite en avant” (1983) con Bertrand Blier e Michel Bouquet.

Trucido sbirro

Nicoletta è Mara in “Il trucido e lo sbirro”

Nel 1978 diventa una discepola del maestro spirituale Osho e poco dopo si ritira dal mondo del cinema per fare la mamma a tempo pieno. Abbracciando la spiritualità del maestro indiano, vive a Pune e in Rajneeshpuram insieme al figlio Nirjo, ma anche in Brasile e a Los Angeles. Nel 1985 si trasferisce a Seattle, dove insegna italiano nelle classi per adulti e dà lezioni di cucina.

Di quest’ultima parte della sua vita racconta lei stessa in un’intervista rilasciata a Marco Giusti per “Nocturno” nel 2009: “Prima di tutto in questi ultimi film era già nato mio figlio e prendevo seriamente il mio ruolo di madre. Ero da sola. Il padre di mio figlio era sparito subito. E io volevo vivere la mia vita. Con un bambino si ripongono un sacco di domande esistenziali. Il cinema l’ho fatto per un po’ proprio come un lavoro. Telefonavo alla mia agente, dicevo: «C’è lavoro?» E Paola mi diceva: «Nicoletta, ma non è questo il modo di fare una carriera nel cinema». Facevo un film, prendevo i soldi e andavo in Sudamerica per un anno e lì avventure su avventure. Dopo sono andata in India. Ci sono stata tre anni con mio figlio che ne aveva cinque. Lì mi sono calmata. È stata la fine delle avventure. Poi sono tornata in Italia, sono andata in Sicilia e poi sono partita per l’America. Andavo a trovare un’amica a San Francisco, ho venduto il mio biglietto di ritorno e sono rimasta. E sono rimasta..“. Sempre grazie a Marco Giusti è stata ospite nel 2014 della trasmissione “Stracult” in cui ha ripercorso le tappe della sua carriera.

IMG_6344

Nicoletta (sulla destra) ospite a “Stracult” (foto Ivan Zingariello)

Sullo schermo è stata moglie di Tognazzi, Sordi, Delon, e se ne va, nel silenzio dei media, l’ennesima protagonista di un cinema che non c’è più, a torto definito “minore” e a cui non viene mai dedicato lo spazio che giustamente meriterebbe. Purtroppo.

 

Ivan Zingariello

 

 

Nicoletta Machiavelli b-n