Stasera in tv su Rai Storia alle 21,10 Lo sceicco bianco di Federico Fellini

Stasera in tv su Rai Storia alle 21,10 Lo sceicco bianco, un film del 1952 diretto da Federico Fellini. Da un soggetto di Michelangelo Antonioni, con la sceneggiatura di Federico Fellini, Tullio Pinelli ed Ennio Flaiano, la fotografia di Arturo Gallea e le musiche di Nino Rota, Lo sceicco bianco è interpretato da Alberto Sordi, Brunella Bovo, Leopoldo Trieste, Giulietta Masina, Lilia Landi. Nel film è presente un cameo di Giulietta Masina, nei panni della prostituta Cabiria, che sarà di ispirazione per il film Le notti di Cabiria del 1957. Lo sceicco bianco è considerato il primo vero film di Fellini, visto che in Luci del varietà aveva condiviso la regia con Alberto Lattuada.

Trama
Wanda (Bovo) e Ivan (Trieste) sono in vaggio di nozze a Roma. Per lei è l’occasione di far conoscenza col personaggio dei fotoromanzi per cui stravede: lo sceicco bianco (Sordi). Con un pretesto lascia l’albergo e il marito e si aggrega alla troupe che sta girando un nuovo episodio. Ben presto scopre che una cosa sono i sogni e un’altra la realtà.

“Per la sceneggiatura mi rifeci ai racconti che avevo scritto per il ‘Marc’Aurelio’ in cui si riflettevano i miei pensieri sulla natura spietata delle storie d’amore, sull’amore giovanile che si confronta con la realtà dolceamara, sulla luna di miele che si irrancidisce, sulle delusioni dei primi tempi del matrimonio e sull’impossibilità di riuscire a conservare i romantici sogni iniziali” (Federico Fellini).

Vero esordio alla regia per Federico Fellini (dopo il precedente Luci del varietà, condiviso con Alberto Lattuada) in cui, tra dolceamara commedia di costume e affilati graffi satirici, è possibile scorgere, in nuce, gran parte del suo cinema futuro: dagli elementi autobiografici (i suoi esordi come vignettista) alla riflessione sul mondo dello spettacolo (e dell’avanspettacolo); dalla sospensione della narrazione in quella “terra di mezzo” tra realtà e sogno (l’entrata in scena di Alberto Sordi, penzolante da un’altissima altalena o la sequenza della seduzione di Brunella Bovo in barca con lo sceicco, che la fotografia di Arturo Gallea illumina con effetti stranianti), esplorata dalla sua macchina da presa con dirompente visionarietà, alle schegge umoristiche o grottesche con cui stempera la tensione del dramma (si osservino, ad esempio, il dolore e l’intima sofferenza di Leopoldo Trieste, disperato per la scomparsa della moglie, che vaga sconsolato nei pressi del Quirinale e finisce “travolto” dal caotico e festante passaggio dei bersaglieri in marcia); dallo sguardo bonario e nostalgico con cui scruta le miserie e le debolezze umane alla caustica vena polemica della denuncia sociale.

Lo sceicco bianco, che nel pre-finale anticipa La strada e Le notti di Cabiria con l’arrivo di due prostitute (una, di nome Cabiria, è interpretata da Giulietta Masina) e di un mangiatore di fuoco a consolare la tristezza di Leopoldo Trieste, è un’opera sorretta da un’ispirazione di felicissima incisività, che incornicia la critica alla mediocrità piccolo-borghese proposta dalla sceneggiatura, firmata da Fellini e Tullio Pinelli con la collaborazione di Ennio Flaiano (da un’idea di Michelangelo Antonioni), nello smalto di una messinscena sontuosa e impeccabile, che il giovane talento lascia deflagrare drammaturgicamente nella lunga sequenza centrale sulla spiaggia di Fregene, in cui il via vai di attori e maestranze si colora di movenze epiche e impietose e le illusioni e le lusinghe del sogno vengono ricondotte alle “sicurezze” della realtà.

Cast strepitoso, con un Sordi straripante, una Brunella Bovo impeccabile nel donare suggestive sfumature alla drammatica disillusione della sua Wanda e un Leopoldo Trieste assai convincente nelle smorfie dell’incredulità che lo attanagliano (ma un plauso va anche allo spassoso Ernesto Almirante nei panni dell’esagitato regista del fotoromanzo); fotografia del veterano Arturo Gallea (esordì nel 1916) e colonna sonora di Nino Rota, alla sua prima collaborazione con Fellini.

 

 

Luca Biscontini