Mostruosità del passato in dvd con The phantom from 10,000 leagues e Spider baby

In collaborazione con Home Movies, Digitmovies prosegue il suo lodevolissimo lavoro di riscoperta su supporto digitale di chicche e pellicole invisibili appartenenti alla exploitation del passato rendendo disponibili su supporto dvd – entrambi in versione originale provvista di sottotitoli italiani – The phantom from 10,000 leagues e Spider baby all’interno della propria collana Classic Freak Collection.

Diretto nel 1955 dal Dan Milner attivo soprattutto come montatore (Il tesoro della morte e Il pazzo di Hitler nel lungo curriculum), il primo parla chiaro fin dalla locandina: “Un orribile mostro si aggira nelle profondità del mare”. Il mostro preistorico generato da una tartaruga dal tentativo di uno scienziato di creare un micidiale raggio di morte e che, di conseguenza, si aggira nei fondali marini seminando terrore e morte.

È infatti il ritrovamento dei cadaveri di alcuni pescatori a spingere un investigatore e un dottore a indagare sugli strani decessi, caratterizzati da un alto livello di radioattività. Nel corso di un monster movie sicuramente influenzato dagli appena precedenti Il mostro della laguna nera di Jack Arnold e Godzilla di Ishiro Honda, ma che, a differenza di quei due illustri e costosi predecessori, cerca di camuffare la pochezza di mezzi riducendo al minimo le apparizioni della risibile creatura per porre in primo piano il sottotesto ambientalista mirato a ribadire che esistono segreti che l’uomo non dovrebbe violare. L’uomo che, senza tenere conto delle pericolose conseguenze per il pianeta, non esita a sfruttare l’energia nucleare in cerca di egoistico arricchimento economico; come osservato anche nella breve featurette – a cura di Shiva Produzioni – posta in qualità di contenuto speciale del disco.

Del resto, la fascetta suggerisce “So bad, it’s good!”, termine utilizzato per definire i film talmente brutti da risultare divertenti e riportato anche su quella di Spider baby, al cui timone di regia troviamo nientemeno che il Jack Hill tanto amato da Quentin Tarantino e in seguito autore di almeno un paio di cult della Blaxploitation quali Coffy e Foxy Brown.

Il Jack Hill che in questa bizzarra pellicola in bianco e nero datata 1967 cala Jill Banner, Beverly Washburn e il Sid Haig oggi noto tra i fan dell’horror per essere il Capitano Spauldind de La casa dei 1000 corpi nei panni di tre fratelli che, rimasti orfani, vivono in una villetta in rovina sotto la tutela di Bruno, ovvero il mitico “uomo lupo” Universal Lon Chaney Jr. Tre fratelli affetti da una malattia genetica che li induce a regredire mentalmente e fisicamente, tanto che il maschio sembra uscito da Freaks di Tod Browning e una delle due femmine, invece, manifesta la tendenza ad uccidere le proprie vittime utilizzando due coltelli e cannibalizzarle a mo’ di insetti imprigionati in una tela di ragno. Tre fratelli che scatenano tutta la loro follia quando due lontani parenti si presentano per rivendicarne la proprietà ed ereditarne i beni.

All’insegna di un insieme trasudante humour nero e decisamente innovativo per l’epoca in cui venne realizzato, in quanto coraggiosamente capace di infischiarsene del politically correct e non poco anticipatore di tante famiglie fuori di testa poi divenute ingrediente fondamentale di tanto cinema dell’orrore.

Un gioiellino oltretutto accompagnato nella sezione extra da The host, cortometraggio di ventotto minuti che segnò l’esordio dello stesso Hill e di cui è protagonista il già citato Haig.

 

Francesco Lomuscio