In dvd il caposaldo processuale Anatomia di un omicidio con James Stewart, diretto da Otto Preminger

Caposaldo del cinema giudiziario, riconosciuto da molti come uno dei film più importanti di questo genere orchestrato tra tribunali e investigazioni, Anatomia di un omicidio è il titolo che, forse, rappresenta il punto più alto di un maestro del cinema come Otto Preminger, nativo dell’Austria trapiantato negli Stati Uniti, regista di opere immortali quali Vertigine, La magnifica preda e L’uomo dal braccio d’oro.

Nel 1959, ispirato da un romanzo scritto da Robert Traver, Preminger decise di concretizzare una trasposizione che rappresentasse un nuovo punto di partenza per i film ambientati nell’universo processuale, sebbene soltanto un paio di anni prima il grande Billy Wilder avesse realizzato il fondamentale Testimone d’accusa.

Con Anatomia di un omicidio ci si avventura quindi verso una storia intricata che ha per protagonista un James Stewart in gran forma, volto rassicurante su cui si poteva sempre contare per la riuscita di un progetto importante.

La star interpreta l’avvocato Paul Biegler, uomo che dalla sua professione è uscito alquanto insoddisfatto, data la perdita del posto da pubblico accusatore a cui ambiva. Nella sua quotidianità fatta di pesca, gli si avvicina la giovane Laura Manion (Lee Remick), che lo ingaggia per difendere il marito Frederick (Ben Gazzara), in prigione a causa di un crimine che non ha commesso. In poche parole l’uomo si è costituito ritenendosi colpevole dell’omicidio del gestore di un bar che ha violentato Laura stessa, vera colpevole di questo delitto compiuto per legittima difesa. Paul prende in carico la faccenda e comincia la sua lunga ricerca, affrontando progressivamente un processo che lo catturerà del tutto, sviscerando in lui il professionista legale che è sempre stato.

A più di sessant’anni dalla sua uscita, Anatomia di un omicidio riesce ancora ad affascinare per la maniera in cui descrive una vicenda così intrigante, poggiando sulla precisione scenica e sul magnetismo recitativo grazie all’occhio di un autore che sapeva il fatto proprio, soprattutto quando si trattava di scrutare negli animi dei suoi personaggi.

Preminger snoda una trama lineare e, a tratti, complicata tramite l’utilizzo di un linguaggio nitido, atto a descrivere alla perfezione il crimine narrato nella storia attraverso dettagli resi da testimonianze precise.

Un aspetto, questo, che ha generato alcuni problemi censori per Anatomia di un omicidio, considerando che venne bollato addirittura con un divieto ai minori; ma è proprio in tutto ciò che risiede la forza del film, che, oltre al leggendario Stewart (cui spettò una Coppa Volpi a Venezia) e alle presenze di Remick e Gazzara, vanta l’apporto di un nutrito cast di favolosi interpreti, da George C. Scott ad Arthur O’Connell. Fino al vero legale Joseph N. Welch, cui spetta il ruolo del giudice Weaver.

Menzione speciale per i titoli di testa creati dal mitico Saul Bass e per la soundtrack a cura di Duke Ellington, che appare anche in un breve ruolo mentre duetta al piano con Stewart.

Edito in dvd grazie a CG Entertainment (www.cgentertainment.it) e Sony Pictures Home Entertainment con una serie di trailer quali contenuti speciali, Anatomia di un omicidio, inoltre, si conquistò ben sette nomination ai premi Oscar: miglior film, attore (Stewart), attori non protagonisti (Scott e O’Donnell), fotografia, montaggio e sceneggiatura non originale (scritta da Wendell Mayes, in seguito autore dello script de Il giustiziere della notte).

 

 

Mirko Lomuscio