In dvd l’inedito horror scozzese The unkindness of ravens

Con trailer, galleria fotografica e venti minuti di scene eliminate nella sezione extra, Tetro Video rende disponibile su supporto dvd – in lingua originale provvista di sottotitoli italiani – The unkindness of ravens, diretto nel 2016 dallo scozzese Lawrie Brewster.

Si tratta di circa un’ora e mezza di curata visione al cui centro troviamo il veterano di guerra Andrew, il quale, sofferente di incubi e allucinazioni a causa dell’esperienza vissuta in Afghanistan, per affrontare le proprie fobie viene mandato dalla sua psicologa in una isolata casa di campagna.

L’Andrew incarnato da un convincente Jamie Scott Gordon impegnato anche a consumare conversazioni con un proprio doppio nel crescente clima di follia generale accentuato, oltretutto, da flashback bellici a base di scontri conditi di liquido rosso schizzante.

Potremmo infatti quasi definire un suo assolo tutta la prima parte di The unkindness of ravens, che, dal plot di base riecheggiante, in un certo senso, quelli di cult degli anni Ottanta del calibro di Chi è sepolto in quella casa? di Steve Miner e Combat shock di Buddy Giovinazzo, rientra a pieno titolo nello stuolo dei lungometraggi horror a forte connotazione psicologica.

Una prima parte che avanza lentamente; man mano che il fondamentale ma non eccessivo ricorso ai dialoghi provvede a calare fotogramma dopo fotogramma lo spettatore nell’inferno mentale del problematico protagonista.

Un inferno le cui star “da paura” sono senza alcun dubbio i cosiddetti “corvi guerrieri”, inquietanti figure che si presentano, appunto, come artigliati individui in possesso delle fattezze dei gracchianti volatili neri.

Mentre è una colonna sonora dal sapore carpenteriano a cura di Joseph Ruddleston ad accompagnarci verso una sempre più coinvolgente seconda parte che, ricca di azione e non priva di occasionali concessioni ad una spettacolarità “economica” a base di effetti digitali a basso costo, s’immerge in suggestive atmosfere notturne trasudanti fumi nebbiosi.

Suggestive atmosfere garantite dal valore aggiunto della efficace fotografia tempestata di lampi concepita a quattro mani da Michael Brewster e Gavin Robertson… fino al violento delirio splatter finale di The unkidness of ravens, la cui specialità gore i bulbi oculari strappati via in maniera impressionante.

 

 

Francesco Lomuscio