Canzoni per giovani adulti: il nuovo disco dei Granato

Granato 1

Il disco è un mistico calderone new wave dove i Bluvertigo convivono con i Baustelle, i Massive Attack e perché no, con i Radiohead: questo è Canzoni per giovani adulti, il secondo album dei Granato in uscita per Aventino Music.

I Granato sono un duo “elettronico” con base a Roma, formato dai musicisti, nonché compositori,  Francesco Bianco (voce, chitarra ed elettronica) e Alessandro Cicala (chitarra ed elettronica). Nati come trio (insieme al batterista e produttore Dario Giuffrida), pubblicano nel 2017 l’album d’esordio Corrente, opera, proprio come quella odierna, anch’essa difficile da racchiudere in un genere musicale preciso, dal concept profondo e riflessivo.

Granato 2

Con Canzoni per giovani adulti decidono di virare verso un’elettrowave di kraftwerkina e bluvertighiana memoria, con un pizzico (abbondante) di tipico cantautorato italiano. Un concept stavolta forse meno impegnato rispetto al primo album, ma certamente sempre aderente alla realtà, nonostante le atmosfere oniriche (ecco perché in apertura scrivo “mistico” calderone) che mediano con dei testi ben focalizzati sul mondo che ci circonda. Testi che parlano di situazioni reali tenendo conto del contesto storico, economico e sociale attuale, governato da un neoliberismo incarnato dal capitalismo globalizzato.

Granato 3

Avete presente quei locali dove ci sono sale adiacenti ma dedicate a diversi generi musicali? Canzoni per giovani adulti è proprio questo. Un sussurro proveniente da varie direzioni, ognuno che dice un qualcosa che, se preso separatamente, sembrerebbe non significare nulla, ma che crea armonia assemblato con tutti gli altri sussurri. L’album è un magico gioco di luci capace di passare dalla stroboscopica di La camera di Viola ad una intima lampada di sale con Di nuovo. Nel mezzo tutte le sfumature dell’elettro-rock. Un album raffinato, curato, colto, ma allo stesso tempo per tutti: Pop. Non è facile ottenere un simile risultato, i Granato e la loro produzione ci sono riusciti egregiamente.

 

 

Dario Bettati