Stasera in tv Basic Instinct di Paul Verhoeven, con Sharon Stone

Stasera in tv su Iris alle 21 Basic Instinct, un film del 1992 diretto da Paul Verhoeven, e interpretato da Michael Douglas e Sharon Stone. La pellicola, che ottenne al botteghino uno dei più alti incassi degli anni novanta, è al numero 310 nella classifica dei maggiori profitti nella storia del cinema. Basic Instinct rese la protagonista Sharon Stone tra le più celebri attrici di Hollywood; una delle scene più famose è quella in cui, durante l’interrogatorio della polizia, accavallava le gambe rivelando l’assenza di biancheria intima. Presentato in concorso al 45º Festival di Cannes,ebbe anche due nomination agli Oscar e ai Golden Globe, tra cui quella per la migliore colonna sonora al compositore Jerry Goldsmith; la Stone fu nominata come miglior attrice al Golden Globe, mentre Frank Urioste era fra i candidati all’Oscar al miglior montaggio. Con Michael Douglas, Sharon Stone, George Dzundza, Jeanne Tripplehorn, Dorothy Malone, Stephen Tobolowsky.

Trama
Il detective Nick indaga su un omicidio compiuto con un punteruolo da ghiaccio. Principale sospettata è una scrittrice di successo dai particolari e scandalosi gusti sessuali. Tra i due nasce anche una contorta e perversa relazione, che a poco a poco si complica a causa della presenza di Beth, una psicologa del Distretto legata a Nick. Il caso va risolto scavando nel passato che lega patologicamente le due donne.

“Opera hollywoodiana ad alto budget (49 milioni di dollari stimati) per l’olandese Verhoeven, accomodatosi sulle esigenze dello star system americano con una pellicola diventata di culto che (ri)lanciò il thriller erotico negli anni ’90. Porno-soft d’autore, Basic Instinct è un lungometraggio patinato e costruito ad hoc per cercare quello scandalo tanto gradito al grande pubblico. Ma gli ingranaggi sono perfettamente oliati e, per quanto smorzate da una produzione mainstream, le viscerali ossessioni di Verhoeven (sesso, violenza, carnalità) riescono a emergere, incorniciando una pellicola dall’atmosfera torbida e morbosa, scossa da infuocati amplessi randagi e sprazzi di suspense da consumato mystery psicologico. Merito dell’esplosiva carica sessuale di Sharon Stone che, con la scena dell’interrogatorio in cui accavalla le gambe rivelando l’assenza di biancheria intima, si è guadagnata un posto d’onore tra le presenze più conturbanti mai apparse sul grande schermo. Di gran gusto cinéphile il cameo di Dorothy Malone, nota per i mélo di Douglas Sirk, che qui si ritaglia il piccolo ruolo di Hazel Dobkins, amica di Catherine Tramell che accoltellò il marito e i tre figli il giorno di Natale del 1950. Numerosi riferimenti a Hitchcock e, di conseguenza, anche a De Palma, ma altrettanto interessante è il dialogo con il cinema noir classico e i suoi stilemi, efficacemente rinnovati all’interno della narrazione. Clamoroso successo popolare. Fotografia di Jan de Bont, musiche di Jerry Goldsmith. Presentato in concorso al Festival di Cannes”.
(LongTake)

“Thriller assai denso di fatti e misfatti, girato con grande mestiere, e sorretto da una valida sceneggiatura che coniuga la concitazione delle sequenze e la spettacolarità delle scene dinamiche con una evidente atmosfera di compiacimento verso i lati più scabrosi e morbosi dell’erotismo. Non si ode, in tutta la nutrita serie di dialoghi, incontri e congiungimenti, una parola affettuosa, né affiora un sentimento. Sembra che la protagonista, su cui la cinepresa indugia con solerzia, sia presentata quasi come un modello di comportamento da imitare piuttosto che un caso patologico da tenere a distanza. Predomina, nel film, un’atmosfera assai subdola e permeata di un erotismo dallo sfondo evidentemente psicotico, che fa da contenitore al giallo vero e proprio, che potrebbe assai bene sostenersi da solo, senza le scene e il linguaggio hard”.
(Segnalazioni Cinematografiche, vol. 114) .

 

 

Luca Biscontini