One Piece Film: Red, tra musical e battle shonen

One Piece Film: Red è l’attesissimo nuovo film della saga di One Piece, che, giunta al suo venticinquesimo anniversario, vede il ritorno sul grande schermo di Shanks il Rosso per la regia di Goro Taniguchi.

Uta è la cantante più amata del mondo, la cui voce è stata definita “ultraterrena”, famosa anche perché nasconde la sua vera identità e un altro segreto: Uta è la figlia di Shanks e per la prima volta in assoluto decide di svelare il suo volto al mondo durante un concerto dal vivo. L’arena del concerto, che si tiene sull’isola di Elegia, si riempie di tutti i suoi fan, compresi famigerati pirati, esponenti della Marina e i Pirati di Cappello di Paglia guidati da Luffy, decisi a godersi questa performance canora attesissima. Il concerto inizia e il pubblico scopre che l’eccezionale potere della voce di Uta nasconde un pericolo che potrebbe cambiare il mondo. Toccherà quindi a Luffy e a Shanks mettersi in azione.

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Tanti i temi di riflessione che accompagnano One Piece Film: Red, quello che forse si dimostra essere il film più “maturo” della saga, che come si sa è cresciuta insieme ai propri fan in oltre venticinque anni dalla sua creazione ad opera del maestro Eichiro Oda. Tante le riflessioni in quasi due ore di visione dove ogni minuto, ogni fotogramma si rivela funzionale alla storia che tenta di scavare più a fondo, rispetto al passato, nella psicologia dei suoi protagonisti. Soffermandosi allo stesso tempo sull’attualità nell’utilizzare simbolicamente figure e simulacri della contemporaneità.

Partiamo da Uta, la quale rappresenta a pieno titolo il personaggio dell’influencer, salita alla ribalta grazie soprattutto alla “rete” (che va ovviamente contestualizzata all’interno del mondo di One Piece) e che addirittura, nonostante sia una cantante, non si è mai veramente esibita dal vivo. Ma, ovviamente, essendo il film un prodotto giapponese, Uta rappresenta soprattutto una “idol” e tutta la cultura di riferimento che va dal modo di vestire ai dialoghi sapientemente costruiti.

One Piece Film: Red, come del resto per molti versi l’intera opera, è anche una riflessione sul concetto di famiglia. O meglio, una tipologia di famiglia, quella “allargata”, fatta di parentele acquisite che, nonostante tutto, si dimostrano probabilmente ben più radicate di qualsiasi consanguineità. Ognuno ha il suo ruolo: c’è il padre “assente”, Shanks, il fratello ritrovato, Luffy e il padre adottivo. Non a caso, tra la grande scelta dei personaggi a disposizione viene inserita la Ciurma di Big Mom, come iniziale antagonista, forse più per equilibrare una presenza di maternità, che nell’opera in generale, diciamo, non è mai stata veramente rappresentata.

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Tante cose da dire, tanto da fare e soprattutto… da cantare… Perché nel lungometraggio prima di combattere si canta e si balla. Anzi, si canta e si balla anche mentre si lotta. La musica è al centro di tutta la narrazione e viene usata a sua volta per veicolare messaggi morali. Il film sembra quasi una citazione ai musical di Broadway, ma con quel tocco di colore alla Bollywood. La voce di Uta si amalgama perfettamente ad una controparte visiva di assoluto pregio, in perfetta continuità con l’ottimo One Piece: Stampede.

One Piece Film: Red è indiscutibilmente uno dei migliori del franchise, nonostante sia un patchwork di suoni, colori e luci il regista ha saputo realizzare un prodotto scorrevole e piacevole, capace di intrattenere non solo gli appassionati dell’opera, amanti soprattutto dell’elemento “Battle”, ma anche coloro che di tanto in tanto ricercano qualcosa di diverso. Elemento stabile, ovviamente, resta la comicità, intervallata da meravigliosi intermezzi musicali e da qualche lacrimuccia.

 

 

Dario Bettati