Stasera in tv L’inferno di cristallo, con Paul Newman e Steve McQueen

Stasera in tv su Warner TV (canale 37 DT) alle 21,30 L’inferno di cristallo (The Towering Inferno), un film del 1974 diretto da John Guillermin e Irwin Allen, tratto dai romanzi La torre di Richard M. Stern e l’omonimo L’inferno di cristallo di Thomas N. Scortia e Frank M. Robinson. Tipica produzione colossal ad alto budget, il cast annoverava, oltre ai protagonisti, anche grandi attori del passato come Fred Astaire, Jennifer Jones e William Holden in ruoli di supporto. Il film è stato una pietra miliare del genere catastrofico, tornato recentemente di moda. Cast con tutte stelle, grossissimo impegno produttivo, effetti, per l’epoca, altamente spettacolari, suspense mozzafiato sono gli ingredienti di uno spettacolo, magari scontato, ma ancora oggi avvincente. Con Steve McQueen, Paul Newman, Faye Dunaway e Robert Vaughn. Il film ha ottenuto 8 candidature e vinto 3 Premi Oscar, 4 candidature e vinto un premio ai Golden Globes.

Trama
A San Francisco è stato costruito un grattacielo: una torre di cristallo alta 138 piani. Nel salone panoramico, all’ultimo piano dell’edificio, si svolge la festa di inaugurazione, ma un corto circuito, avvenuto per i risparmi fatti dal costruttore sui materiali utilizzati, scatena un vero e proprio inferno.

“Enorme successo di pubblico, gigantesco dispendio di mezzi ed effetti speciali per uno dei massimi film catastrofici della storia. L’inferno di cristallo mette in scena un colossale incendio che devasta, in piena serata inaugurale, il più alto grattacielo del mondo. A farne le spese il folto gruppo di convitati, imprigionati a mezza altezza nel Salone delle Feste mentre sopra e sotto si scatena l’inferno del titolo. Non del tutto imprevisto, a sentire il parere dell’architetto (Paul Newman), che fin dall’inizio cerca di avvertire chi decide (William Holden) della scarsa sicurezza degli impianti interni. È la solita pantomima: uno dice che bisogna rimandare l’evento, l’altro che tutto è in regola (lo stesso era capitato per Lo squalo appena un anno prima) e nel frattempo l’incendio esplode davvero. I pompieri accorrono quasi subito (comandati da un ottimo Steve McQueen) ma l’impresa è più ardua del previsto. Spettacolari le riprese del grattacielo dall’esterno, con le esplosioni improvvise dei vetri dai quali prorompe il fuoco, molto meno riuscite le fasi centrali con le salite e le discese di Newman e qualche superstite sulle scale interne circondate dalle fiamme. Per coinvolgere ci vogliono l’azione vera, le trovate legate agli elicotteri e quando il regista John Guillermin lascia troppo spazio alle sortite personali prive di fantasia, l’eccessiva durata del film si fa sentire. Terribilmente profetica la frase con cui McQueen chiude il film: “Un giorno o l’altro ne uccideranno 10000 in una di queste trappole infernali”.
(Marecel M. J. Davinotti)

 

 

Luca Biscontini