Roma, Teatro: all’Ivelise è di scena “ Inverno” un progetto di Teatro- Poesia di Marzia Badaloni

Inverno foto di scena n 2


Il Teatro Ivelise
 presenta “Inverno”, il terzo capitolo del progetto di Teatro- Poesia di Marzia Badaloni. 

Dopo il successo della prima opera, il “Principio” rappresentata all’Ivelise, in occasione dell’avvio della stagione teatrale, l’autrice prosegue i suoi racconti attraversando le singole stagioni dell’anno. 

Dopo “il mio Autunno”, andato in scena a novembre, è la volta di un nuovo spettacolo ambientato nella stagione in corso.
Si tratta di una messa in scena teatrale di testi inediti della scrittrice, ma anche e soprattutto del suo percorso di poesia e di vita. Infatti, come ha affermato la stessa Badaloni – “quest’esperienza teatrale è la presentazione non di un libro, ma della mia evoluzione poetica, di trent’anni di attività artistica, che ho l’onore di condividere con il pubblico.”

Inverno foto di scena n 3n
A dare vita a questi versi, trasformandoli in vissuti concreti e profondi, in alcuni dei quali lo spettatore ritroverà se stesso e la propria esperienza, sono le due giovani attrici emergenti, Luisa Casasanta e Sara Religioso, dirette da Isabella Ripoli e Brenda Monticone Martini, che così commenta lo spettacolo: “Questi sono i miei primi passi come regista, ho lavorato su spettacoli di teatro-canzone e adesso su questo progetto di Teatro Poesia. La collaborazione con Marzia Badaloni è nata in seguito ad un incontro  qui al Teatro Ivelise. Ci siamo subito trovate per la sensibilità che ci accomuna e per il “lato bambino”, molto vivo in noi. Questo è non è un semplice spettacolo, ma un percorso fatto di emozioni, che che sta portando qualcosa di magico in ognuna di noi, e parlo di tutte le componenti di questa squadra artistica. Per me il debutto è stata una gioia infinita e per questo ringrazio il lavoro delle due attrici che hanno reso onore al lavoro fatto insieme” .
L’interpretazione assolutamente innovativa porterà in scena la stagione dell‘”essere”, coinvolgendo lo spettatore in un viaggio tra parole ed emozioni, tra atmosfere e respiri, tra luci e ombre.

 L’inverno non è stagione del fare. La notte, il buio sono fuori di noi. La luce la conserviamo dentro il nostro essere al mondo. La natura, d’inverno, si ritira nel suo interno e fermenta, brucia, macera con i suoi tempi lunghi, ciò che non serve. E’ il mistero del tempo che trasforma noi stessi e il mondo che ci circonda”  (Marzia Badaloni).

Emanuele Pecoraro