Nova Era presenta: “AMORE MALATO”

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Cari Lettori, oggi intervistiamo Emanuele Ajello che ci  presenta “Amore Malato” mediante la sua associazione di promozione sociale Nova Era. Ci riferiamo al nuovo ed attesissimo cortometraggio incentrato sul femminicidio. Dopo “Gioventù Sballata” e  “Utopia”, entrambi realizzati e divulgati da Nova Era, citiamo in nuovo progetto del giovane regista, attore e sceneggiatore che affronta un’altra questione scottante, la violenza sulle donne.

Cosa racconti nel film?

Buonasera a tutti. In “Amore Malato” racconto una passione nascente e deviata. Un rapporto malato tra scenate di gelosia e violenze da parte di lui e di sottomissione psicologica di lei, una studentessa universitaria  incapace  di capire il pericolo e di liberarsi del mostro. Vi è poi il tragico epilogo.

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Ci sono scene di violenza?

Più che le scene è sicuramente il tema ad essere forte, benché in alcuni punti del film la violenza è evidente, ma non ci soffermiamo…

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La lei in questione sopporta e non denuncia, giusto?

Sì, ed è’ questo che intendiamo denunciare. La debolezza di un giovane uomo apparentemente affermato, che vuole tenere maniacalmente legata a se la sua donna, la quale si trova incastrata in una storia pericolosa e non riesce a liberarsene. Una  classica situazione di dipendenza reciproca fra vittima e carnefice.

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Svelaci qualcosa in merito al cast. Sembra che il protagonista sia l’unico interprete uomo….

Sì, sono l’unico componente maschile del cast. E’ alle donne, che non devono subire e sottostare ai ricatti pscologici e alle violenze dell’uomo, che  è dedicato questo film. Le attrici, scelte scrupolosamente in fase di casting, sono Marta Paffarini, nel ruolo della protagonista femminile della vicenda, Michela Ronci, sua migliore amica, Giada Colafrancesco, nel ruolo della segretaria, Veronica Montanino e Martina Possanzini, due amiche  e colleghe universitarie.

Grazie Emanuele per la tua cortese collaborazione, ci vediamo alla prossima!

Grazie a te e ai gentili lettori di Mondospettacolo. A presto!

La Redazione