Recensione: Star Wars – Gli ultimi Jedi, la guerra stellare più bella e divertente di sempre

Ha avuto ragione Luke Skywalker (Mark Hamill) a dire che “Questa storia non andrà come tu pensi”, perché Star Wars – Gli ultimi Jedi è una ‘Star War’ che non ci si aspetta. È imprevedibile, stupefacente, divertente, appassionante. Rian Johnson prende il passato delle Guerre Stellari, lo cita, lo rimescola, lo supera, ci toglie la sicurezza di saper prevedere le mosse e ci lancia increduli nella Galassia. Ci chiede di dimenticare le certezze che, forti del passato, pensiamo di avere.

L’Episodio VIII, secondo capitolo della terza trilogia, dà delle spiegazioni che non sempre si ameranno, si concentra sui protagonisti e ci fa vedere da dove nascono le loro (re)azioni. E, mentre combattono una guerra disastrosa, li rende meno forti, dubbiosi e porta la lotta tra bene e male su un piano in parte intimistico, dove le debolezze e il ‘lato oscuro’ si manifestano pure nei buoni. Diventa impossibile, perciò, sottrarsi a una folle empatia con i personaggi tutti, nuove leve come DJ (Benicio del Toro) e Rose (Kelly Marie Tran) e vecchie glorie – straordinari tra Luke e Leia (Carrie Fisher, scomparsa poco dopo la fine delle riprese).

Mentre tutto scorre veloce, le scene di scontri esorbitanti, i toni eccesivi e spassosi, i salvataggi impossibili, gli effetti speciali mozzafiato e le sferzate imprevedibili della trama ci fanno capire che Star Wars – Gli ultimi Jedi è un film fatto per divertire e pensato per un pubblico (vastissimo) che ancora è disposto a credere alla finzione cinematografica, guardando alla storia come se tutto fosse possibile. E la cosa forse più inaspettata è che tutto, nella storia, procede con una leggerezza straordinaria.

Allora, anche i difetti di questo Capitolo VIII diventano i punti di forza e i segni caratteristici di un film che è destinato a distinguersi e farsi ricordare. Non ha importanza che Gli ultimi Jedi sia forse troppo lungo o che alcune situazioni appaiano assurde, ai limiti del logico, perché il lavoro di Johnson dà vita ad uno degli episodi più belli, divertenti e stellari di Star Wars e, approdato ai titoli di coda, ai fan più sfegatati e agli spettatori meno appassionati fa indistintamente venir voglia di usare la spada laser.

Sicuri che la guerra non è finita.

Valeria Gaetano