Dopo la guerra: terrorismo degli anni Settanta e conseguenze nei giorni nostri

Bologna, primi anni Duemila. L’Università è in subbuglio contro la riforma del lavoro, quando un professore giurista viene assassinato da un gruppo terroristico che porta la stessa firma della banda che, vent’anni prima, era stata guidata dal militante Marco (Giuseppe Battiston). Fallita la sua lotta, Marco era fuggito in Francia a seguito della Dottrina Mitterand che garantiva ospitalità su suolo francese agli ex-terroristi in cerca di una nuova vita normale. Ma adesso, con un giurista morto, l’Italia ne chiede l’estradizione in quanto mandante del nuovo omicidio. A Marco non resta che scappare con la figlia adolescente Viola (Charlotte Cétaire), costringendo la ragazza ad una quotidianità anomala e condannando la sua parte di famiglia italiana, in particolare la madre (Elisabetta Piccolomini) e la sorella Anna (Barbora Bobulova), a subire le ripercussioni delle sue colpe.

Dopo la guerra di Annarita Zambrano è un film apparentemente sulla storia. La storia degli attentati terroristici degli anni Settanta e Ottanta e la storia più contemporanea delle proteste universitarie del Duemila che, figlie di quel passato, portano all’uccisione di Marco Biagi. Ma di questa storia alla regista non sembra interessare il susseguirsi cronologico degli eventi, quanto il peso che quelle azioni hanno sulla vita privata dei terroristi e, soprattutto, delle loro famiglie.

Le colpe dei padri che ricadono sui figli sono il nucleo centrale di una narrazione che, purtroppo, però, sembra non ingranare mai veramente. L’intreccio, con la sua poca azione, procede lento e manca di smalto. La mancanza di una vera trama non è poi bilanciata da un approfondimento psicologico dei personaggi, come, invece, tema e intenti del film richiederebbero. In cento minuti di visione, quindi, il rischio di annoiarsi è sempre dietro l’angolo.

Dopo la guerra è un film potenziale che, però, non si realizza e lascia anche un po’ perplessi, soprattutto con il finale.

 

Valeria Gaetano