Finalmente in alta definizione Le cinque chiavi del terrore, il classico dell’horror che ha fatto scuola

Per non pochi anni è stato uno dei principali oggetti del desiderio di ogni collezionista cinefilo degno di tale classificazione, in quanto rientrante tra i titoli raramente trasmessi in tv e del tutto assenti nel mercato dell’home video; almeno fino a poco prima che venisse editato in videocassetta e dvd da Pulp Video, a inizio XXI secolo.

Diretto nel 1965 dal Freddie Francis che si sarebbe aggiudicato quindici anni più tardi il premio Oscar per la fotografia del lynchano The elephant man, Le cinque chiavi del terrore è il primo film dell’orrore finanziato dalla casa di produzione inglese Amicus, specializzatasi in pellicole costituite da più episodi, come pure il regista, che realizzò per la stessa, tra l’altro, i successivi Racconti dalla tomba e Il giardino delle torture.

Con l’azione che si svolge a bordo di un treno, infatti, abbiamo il mitico Peter Cushing nei panni del misterioso dottor Shock (Schreck nella versione originale del film, in riferimento all’attore che interpretò Nosferatu il vampiro di F.W. Murnau), impegnato a predire il futuro a cinque passeggeri uomini facendo uso di un mazzo di Tarocchi.

L’azzeccatissimo pretesto per dare il via alle cinque storie a base di tutt’altro che positivi destini dei protagonisti, a cominciare da una vicenda di licantropia cui segue – rimaneggiando tematiche fantascientifiche – un tassello con pericolosa pianta carnivora.

E, se il terzo segmento tira in ballo un musicista costretto a pagare le conseguenze dell’aver rubato una musica Voodoo, il quarto vede Michael Gough – poi divenuto maggiordomo di Batman nei quattro lungometraggi di Tim Burton e Joel Schumacher – nei panni di un pittore la cui mano mozzata provvede a vendicarsi nei confronti di un critico d’arte dalle fattezze dell’indimenticabile Christopher Lee, ovvero colui che ha provocato l’incidente mutilatorio all’uomo.

Grazie all’arto minacciosamente strisciante, senza alcun dubbio il momento maggiormente riuscito dell’operazione, atta a proseguire con Donald Sutherland e vampirismo, prima di chiudere attraverso un ina spettato e allora innovativo finale a sorpresa trasudante suggestione e non poche volte imitato sul grande schermo.

Un elemento fondamentale che, insieme alla notevole professionalità del cast e alla avvolgente atmosfera efficacemente resa, non ha potuto fare a meno di trasformare la oltre ora e mezza di visione in questione in un classico della celluloide horror si guarda con piacere ancora oggi, nell’ultratecnologico XXI secolo, sebbene i progressi effettuati nel campo degli effetti speciali e della rappresentazione su grande schermo tendano a renderlo datato agli occhi degli spettatori odierni.

Un classico che è la già citata Pulp Video (www.cgentertainment.it) a rendere finalmente disponibile su supporto blu-ray, con sezione extra rappresentata da titoli di testa e di coda dell’edizione distribuita nel nostro paese, commento audio del regista (non sottotitolato), trailer italiano e trailer originale.

Un’occasione unica per gustare in alta definizione Le cinque chiavi del terore!

 

Francesco Lomuscio