In blu-ray Un uomo tranquillo, il bizzarro noir interpretato da Liam Neeson

Da quando Luc Besson lo ha reso protagonista della trilogia Taken, sembra che Liam Neeson sia rimasto incastrato nel personaggio dello spietato vendicatore, andata ad aggiungersi alla sua carrellata di figure incarnate in titoli di successo drammatici (Schindler’s list – La lista di Schindler) comici (Love actually – L’amore davvero) e, addirittura, strizzanti l’occhio all’universo dei cinecomic (Darkman di).

Non fa eccezione Un uomo tranquillo (nessun riferimento all’omonima pellicola diretta da John Ford), remake angloamericano del norvegese In ordine di sparizione, diretto come l’originale dall’Hans Petter Moland autore di Un bellissimo paese e Conspiracy of faith – Il messaggio nella bottiglia.

Siamo in un’innevata cittadina del Colorado, dove vive il mite Nels Coxman (Neeson), uomo che lavora come spazzaneve e che trascorre in completa armonia la sua esistenza, insieme alla moglie Grace (Laura Dern) e al figlio Kyle (Micheál Richardson); almeno fino al giorno in cui quest’ultimo viene trovato inspiegabilmente privo di vita.

La causa sembrerebbe essere un’overdose da eroina, ma Nels sa che si tratta di una montatura e le sue indagini lo portano direttamente faccia a faccia col vero responsabile: il boss Trevor “Il vichingo” Calcote (Tom Bateman), pericoloso criminale dedito allo smercio di droga e temuto da molti.

Da qui, la strada per la vendetta prende vie inaspettate, con il protagonista destinato a farsi largo in mezzo a faide tra clan e personaggi assurdi.

Perché Un uomo tranquillo è un’operazione diversa da quelle adrenaliniche sul tema della vendetta a cui Neeson ci ha abituati negli ultimi anni, in quanto, senza perdere tempo, superati i primi venti minuti di visione la narrazione prende un’originale e inaspettata svolta strutturale, tendente allo humour nero più sfrenato.

Il tocco nordico di Moland trascina lo spettatore in mezzo ad uno spettacolo pulp nell’animo e con una regia secca e lineare, pregna di momenti grotteschi e dialoghi altrettanto incredibili, senza mai strafare in ognuno dei casi.

Un uomo tranquillo non sconfina mai troppo da ciò che propone (Neeson stesso si fa da parte per almeno tre quarti di film), e si rende atipico grazie al proprio tocco irriverente, tra commedia e gansgter movie, senza perdere di vista le varie sottotrame (la vendetta di Nels, la lotta tra il clan del “vichingo” e quello dei pellerossa).

E riesce a dare tutto questo dosando sapientemente satira e contesto violento del caso, tra un divertente bodycount e l’altro; confermando la maniera in cui lo sguardo bizzarro del cinema nordeuropeo sia capace di apparire sempre affascinante quando si tratta di uscire da determinati binari narrativi.

Edito in blu-ray da Eagle Pictures, con una featurette (venticinque minuti), scene eliminate (cinque) e trailer nella sezione extra.

 

 

Mirko Lomuscio