Atomici: da grande voglio essere un Top Player

L’immagine di copertina la dice lunga sul mood da intraprendere con questo nuovo singolo degli Atomici, al secolo José Raimundo Capitani e Daniele Greco. Il duo torna con il brano “Top Player”, inno nostalgico a quando il calcio era l’America di un bambino, allegoria di quando al futuro chiediamo in dono il sogno di una vita… e dunque poi far di conto con la realtà ed esserne felici, prendere la leggerezza, il bello, l’energia positiva. Belle vibrazioni reggaeton dentro questo nuovo singolo che troviamo in rete anche impreziosito da un video che non si risparmia in fatto di bellezza…

Noi parliamo sempre di bellezza per cominciare. E direi che qui ne abbiamo moltissima. Per voi cosa significa?
Intanto Grazie del complimento. Negli Atomici la parte bella da vedere è senza dubbio José mentre la parte simpaticamente bella è Bk. La bellezza, come dicono, sta negli occhi di chi guarda ma anche negli occhi di chi se lo sente e basta.

Dalla bellezza che va in mostra anche sul vostro video a quella della vita di tutti i giorni: per voi quanto conta, che peso ha e quanto determina la bellezza?
José in questo campo è sicuramente un top player, in questi ultimi anni ha lavorato sul fisico, sulla sana alimentazione e sulla mentalità per raggiungere i buoni risultati che si vedono nel video e nel quotidiano e sicuramente ha il suo peso.
Per quanto riguarda Bk… praticamente l’opposto 😅

Colori, stilemi di bella vita, mare, il Brasile… e poi il calcio, anche come metafora della vita. Farlo uscire ora che siamo in inverno che messaggio vuol mandare?
Abbiamo lavorato su questo brano in studio, insieme a Daniele Soriani e Gianrico Leoni e la Jaywork Music di Luca Facchini e Luca Peruzzi, e programmata l’uscita invernale in concomitanza del mondiale in Quatar con l’idea di un ossimoro…un inverno focoso… purtroppo senza l’Italia
È un brano da cantare e ascoltare a tutto volume, trasmette carica e va ben oltre il mondiale, ma tocca tutte le partite e la passione dei campionati maggiori e minori fino ai campionati giocati tra amici alla PlayStation

Ma poi mi ripeto: il calcio è metafora della vita?
Assolutamente sì. Il calcio come la vita è passione e sacrificio. Ci sono momenti di gioia immensa e momenti da dimenticare, vittorie e sconfitte, infortuni, rumors, legami forti e legami spezzati. C’è davvero un parallelismo tra vita e calcio e mille aneddoti che lo dimostrano.

E quanto vi manca poter sognare di essere Top Player?
Sognare è l’unica cosa gratis che è rimasta quindi sogniamo spesso di esserlo sia nella musica che nella vita. Se capiterà… da quante volte lo abbiamo sognato… potremmo anche farci trovare pronti.