Book Club – Il capitolo successivo: un omaggio all’amore, all’Italia e alla ritrovata libertà post pandemia

Se desiderate concedervi circa due ore di totale relax, facendovi due risate e lasciandovi incantare dalla bellezza della nostra penisola, Book Club – Il capitolo successivo è il film che fa per voi.

Le quattro divine sono tornate e sono più scatenate che mai: il Covid-19 infatti ha imprigionato in casa anche Viv, l’ottantacinquenne Jane Fonda, Diane, ovvero Diane Keaton che di anni ne ha settantasette, Sharon, la spumeggiante Candice Bergen, classe 1946, e Carol, la bella Mary Steenburgen, più giovane delle colleghe e appena settantenne.

Ma, una volta finite le restrizioni, cosa potrebbe essere meglio di un addio al nubilato in Italia per rivedersi e passare del tempo insieme? Dopo mesi interi a cimentarsi con nuovi animali da compagnia, una fisarmonica o il lavoro a maglia, la irrefrenabile Vivian sembra aver deciso di passare il resto della vita con l’amato Arthur e come darle torto: Don Johnson, alla veneranda età di settantatré anni, è più fascinoso che mai! Le quattro attempate amiche si rivedono, lasciandosi andare a quella gioia che tutti noi abbiamo provato nel riabbracciare parenti e amici dopo l’isolamento, e si avventurano dunque alla volta di Roma, poi di Venezia, passando al volo – in tutti i sensi – per Firenze e approdando infine in una magica tenuta toscana, circondata da cipressi e dolci colline verdeggianti. Gli stereotipi non mancano, ma tutto sommato non stonano. Non manca neanche una serie di splendide riprese nelle tre città sopra citate, di cui il regista Bill Holderman regala cartoline mozzafiato. Come non mancano alcuni dei brani italiani più noti in patria e oltreoceano, tra cui Mambo italiano, Volare, Felicità e Gloria.

Non stona nemmeno Giancarlo Giannini nel ruolo di poliziotto, che incontra le quattro signore a più riprese, durante le loro rocambolesche vicissitudini nel Bel Paese. Vicissitudini che, ancora una volta, portano le protagoniste a riflettere sull’amore, fil rouge di entrambi i capitoli di Book Club. Un amore che supera tutte le barriere, anche quella dell’età, trascinando le quattro amiche in un turbine di emozioni sempre nuove, condite, questa volta ancora di più, da battute irriverenti e spassose, come quando si ritrovano a commentare le statue romane, chiaramente nude. Loro, tuttavia, a differenza di certi benpensanti americani ormai noti, non si sono di certo scandalizzate di fronte ai corpi marmorei degli eroi del passato, anzi. Mai volgare e mai noioso, Book Club – Il capitolo successivo riesce a sdoganare tematiche che sembrerebbero assolutamente under 50 ma che le arzille signore, grazie ad una serie infinita di buffi doppi sensi, rendono quanto mai spumeggianti ed esilaranti.

E sono anche autoironiche, il ché non guasta e anzi, aggiunge un plus alla caratterizzazione dei personaggi in un film magari prevedibile ma talmente godibile da far passare tutto in secondo piano: se da un lato, infatti, Diane Keaton afferma convinta di adorare tutto ciò che cade più a pezzi di lei, Jane Fonda, dal canto suo, non fa mistero dei ritocchini che l’hanno portata ad essere una pluriottantenne a dir poco invidiabile, accennando ai vari “artigiani che hanno reso possibile la sua bellezza”. Tra un viaggio e l’altro lungo la nostra bella Italia, le quattro amiche avranno modo, ancora una volta, di confrontarsi con alcuni aspetti delle loro vite insieme ai rispettivi compagni, tra cui spiccano nuovamente Craig T. Nelson e Andy Garcia, anche lui, come il collega Johnson, bello da togliere il fiato. Meno incisivo e originale rispetto al primo, Book Club – Il capitolo successivo è comunque un omaggio all’amore, all’Italia e alla ritrovata libertà dopo la pandemia: buona musica, bravissimi interpreti e tante risate. L’intrattenimento, senza ombra di dubbio, è assicurato.

 

 

Daria Castelfranchi