Giovedì 25 novembre su RAI 5 arriva Doppio Taglio

 

 

Centro di produzione RAI – Milano in collaborazione con RAI-CULTURA presenta:

L’adattamento teatrale di Doppio Taglio, realizzato dall’attrice Marina Senesi con la collaborazione della ricercatrice e saggista Cristina Gamberi, indaga la tematica della violenza contro le donne, con uno sguardo trasversale: non il racconto della vittima, né quello di un testimone, tanto meno del carnefice ma il disvelo di alcuni meccanismi comunicativi che agiscono sotto traccia, attraverso i quali il racconto dei media può plasmare la nostra percezione del fatto, trasformando anche la più sincera condanna in un’arma, appunto, a doppio taglio.

Lo spettacolo/documento, che andrà in onda giovedì 25 novembre alle ore 21 su RAI 5 in occasione della “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”, mostra come il taglio con cui si descrive la violenza contro le donne non sia mai neutro e come il punto di vista di chi scrive, le storie raccontate, le immagini che corredano il racconto rispondano quasi sempre a costruzioni retoriche che plasmano l’immaginario.

 

Il racconto, lo sappiamo, ha le sue regole: secoli di letteratura, opera lirica , teatro sono a disposizione per essere usati come strutture narrative di sicura efficacia ed ecco servito il feuilleton ottocentesco dell’amore passionale che sfocia nella morte. Basta cambiare i nomi e modificare le ambientazioni. Articoli, servizi televisivi, ma anche campagne di sensibilizzazione e discorsi pubblici, pur con le migliori intenzioni, attingono spesso a un repertorio comune, cristallizzato in figure stereotipate. Doppio Taglio invita ad “accorgersi”, ad esempio, che nella quasi totalità dei casi la vittima viene rappresentata attraverso una foto in soggettiva, cioè come se l’aggressore fosse davanti a lei ma dietro la macchina fotografica che l’ha ritratta. In questo modo, noi lettori, come in un film di Hitchcock, che altro stiamo facendo se non osservare la vittima dalla stessa visuale del suo aggressore? Sarà anche per questo che ci siamo appassionati a questo o quell’articolo, rischiando di derubricare la violenza contro le donne a un fatto di costume e rinunciando a capire un fenomeno sociale dalla natura estremamente complessa.

Con Marina Senesi

Regia televisiva di Daniela Vismara