In blu-ray Il siciliano con Christopher Lambert, anche in versione estesa internazionale

Sebbene alla fine degli anni Settanta avesse segnato un’intera cinematografia grazie a quel capolavoro che fu Il cacciatore, conquistatosi ben cinque premi Oscar grazie al suo sguardo feroce e veritiero nei confronti della guerra del Vietnam, Michael Cimino attraversò nel decennio successivo un momento alquanto critico, dovuto soprattutto al disastroso flop dell’ambizioso I cancelli del cielo, datato 1980

Due anni dopo aver realizzato il poliziesco L’anno del dragone, del 1985, decise di guardare all’universo della mafia mettendo in piedi un lungometraggio incentrato sulle gesta del noto bandito Salvatore Giuliano, nome che cinematograficamente aveva già avuto un certo richiamo grazie ad un grandioso film girato da Francesco Rosi nel 1962. Traendo ispirazione da un romanzo di Mario Puzo, autore della saga de Il padrino, prese quindi vita Il siciliano, una romanzata pellicola mirata a narrare l’ascesa di un noto criminale ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

Un titolo che, utilizzando per protagonista l’allora lanciatissimo Christopher Lambert, si ambienta nella Sicilia dei primi anni Quaranta, quando Giuliano, durante uno scontro a fuoco con le forze dell’ordine, rimane ferito e viene immediatamente soccorso dal cugino Gaspare Pisciotta (John Turturro). Ripresosi, l’uomo decide di porsi a capo del movimento separatista siciliano, mettendo a ferro e fuoco il sistema che guida il suo paese e tirando su un gruppo dedito al saccheggio e al furto, con tanto di appoggio da parte della mafia locale, sotto il capo dei capi Don Masino Croce (Joss Ackland). Almeno fino a quando la posta in gioco diviene troppo alta, mettendo Giuliano con le spalle al muro, inseguito dalla legge e voluto morto dagli stessi uomini guidati da Don Masino Croce.

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Ed è risaputo quanto Il siciliano sia stato spesso bistrattato, soprattutto a causa del suo aspetto da santificazione in fotogrammi di un personaggio piuttosto discutibile quale fu Salvatore Giuliano; ma, sorvolando questo aspetto legato per lo più a motivazioni romanzate del caso, è impossibile non notare come il regista di Una calibro 20 per lo specialista si sia saputo mettere in gioco, giostrando un film non facile sia per tematiche che per narrazione.

La lunga storia di questo criminale diventa per Cimino un pretesto tramite cui raccontare la situazione siciliana dell’epoca, tra potenti che tiranneggiano sui più poveri e gente delle campagne stanca di essere sfruttata da tali personaggi. Giuliano incarna quindi l’animo ribelle di queste popolazioni, pronte anche a reagire nel modo più criminoso pur di difendere le proprie terre. Un’icona metaforica che rende avvincente la visione di quest’opera fortemente voluta e dallo svolgimento intricato, parlando di uomini d’onore e di scontri tra potenti, ma, soprattutto, facendo il punto sull’Italia della Seconda Guerra Mondiale.

Sangue, politica e storia si mischiano ne Il siciliano, traendo i suoi degni risultati che, col tempo, si sono fatti apprezzare più di quanto lo furono ai tempi dell’uscita del lungometraggio nelle sale.

Edito in blu-ray da Quadrifoglio in collaborazione con Digitmovies, include nella sezione extra un trailer italiano e uno originale, più la versione internazionale del film, con sola lingua inglese (senza sottotitoli) e della durata di due ore e venticinque minuti. Quella che Cimino stesso approvò, ma che fu poi sforbiciata a favore della versione cinematografica che tutti ormai conoscono.

 

 

Mirko Lomuscio