In blu-ray la versione integrale restaurata de Lo squartatore di New York

Fino ad oggi, 2024, circolato dalle nostre parti soltanto in diverse edizioni vhs e in un dvd pesantemente tagliato, per merito di Rustblade è finalmente disponibile su supporto blu-ray, in versione oltretutto integrale e restaurata, Lo squartatore di New York, diretto nel 1982 da Lucio Fulci.

Con un semplicissimo plot che, come il titolo suggerisce, si concentra in maniera semplice sulle indagini portate avanti dal tenente Williams alias Jack Hedley per scoprire l’identità del misterioso serial killer che sta sterminando le donne della Grande Mela, si tratta di un titolo tramite cui il maestro dello splatter tricolore si distaccò momentaneamente dall’horror soprannaturale – affrontato subito prima attraverso la trilogia lovecraftiana costituita da Paura nella città dei morti viventi, …e tu vivrai nel terrore! L’aldilà e Quella villa accanto al cimitero – per tornare al giallo thriller.

Un filone con cui aveva già avuto modo di confrontarsi tra la fine degli anni Sessanta e la seconda metà del decennio successivo grazie a Una sull’altra, Non si sevizia un paperino, Una lucertola con la pelle di donna e Sette note in nero e al quale sarebbe in seguito ritornato per Murderock – Uccide a passo di danza.

Un filone che dimostra anche in questo caso di saper cavalcare alla grande, confezionando quello che – in questo caso presentato con alcuni momenti in lingua originale sottotitolati in italiano – rientra senza alcun dubbio tra i migliori esempi cinematografici nati sulla scia dei successi del Dario Argento del periodo d’oro.

E sono molti gli elementi che possono garantire a Lo squartatore di New York tale classificazione, dall’originale scelta di far parlare al telefono l’assassino ricorrendo ad un’inquietante voce atta ad emulare quella di Paperino al piuttosto originale e decisamente ancora attuale movente degli omicidi.

Omicidi di cui è il principale sospettato un ambiguo individuo privo di due dita alla mano destra interpretato da Howard Ross (all’anagrafe Renato Rossini) e che, tra coltelli e cocci di bottiglia usati come armi, includono un’insostenibile sequenza di tortura con lametta sul capezzolo e sull’occhio di una povera sventurata.

D’altra parte, sono proprio queste immagini forti e sanguinolente dispensate dai suoi lavori che gli hanno consentito di guadagnarsi la qualifica di “poeta del gore” all’autore di Zombi 2, il quale si ritaglia anche un cameo nei panni di un funzionario di polizia e immerge la oltre ora e mezza di visione in un’atmosfera non poco malata.

Atmosfera garantita anche da situazioni a base di sesso piuttosto audaci per l’epoca di realizzazione del lungometraggio: dallo spettacolo hard con protagonista la Zora Kerowa di Cannibal ferox all’incontro al tavolo di un locale tra due tizi poco raccomandabili e una ninfomane Alexandra Delli Colli.

Man mano che l’insieme scorre via senza annoiare e che, con Paolo Malco, Almanta Keller (ovvero Almanta Suska) e il futuro boss della casa di produzione e distribuzione cinematografica Lucky red Andrea Occhipinti inclusi nel cast, si approda alla soluzione finale soltanto dopo aver efficacemente indirizzato più volte lo spettatore su false piste.

Il trailer, sedici minuti di intervista al già citato Ross, circa tredici di conversazione con la ex Miss Italia Cinzia De Ponti – che nel film ricopre il piccolo ruolo della prima vittima – e quasi sedici di approfondimento su Lo squartatore di New York a cura di Davide Pulici della rivista Nocturno Cinema completano il disco nella sezione extra.

 

 

Francesco Lomuscio