In blu-ray Ritorno al crimine, sequel di Non ci resta che il crimine

Finito direttamente su Sky Cinema e in streaming su NOW, approda in blu-ray sotto il marchio Eagle pictures Ritorno al crimine di Massimiliano Bruno, sequel del Non ci resta che il crimine diretto nel 2019 dallo stesso.

Sequel che già nel titolo richiama immediatamente alla memoria Ritorno al futuro, come il suo predecessore suggeriva, invece, assonanze con Non ci resta che piangere di Roberto Benigni e Massimo Troisi.

Del resto, è la consueta lezione impartita dal super classico di Robert Zemeckis a proposito di eventi futuri che possono essere mutati cambiando il passato a venir presa in considerazione in questa continuazione.

Continuazione che riparte direttamente da dove si era concluso il primo film, con Alessandro Gassman, Marco Giallini e Gianmarco Tognazzi che, tornati nel XXI secolo dopo essere sfuggiti all’inizio degli anni Ottanta ad un Edoardo Leo boss della famigerata Banda della Magliana, se lo ritrovano inaspettatamente alle costole quando vanno a Montecarlo in cerca della sua donna, che fece innamorare il primo dei tre.

Donna che avevamo conosciuto coi connotati di Ilenia Pastorelli ma che ora, circa quattro decenni più tardi, è una Loretta Goggi su sedia a rotelle, legata ad uno spregiudicato e truffaldino mercante d’arte incarnato da Carlo Buccirosso e insieme al quale ha la figlia Giulia Bevilacqua.

Figlia che viene improvvisamente rapita da una combriccola di camorristi proto-Gomorra, i quali, pretendendo gli venga consegnato al più presto un ritratto originale di Vincent van Gogh, provvedono a direzionare il plot su due binari paralleli.

Da un lato, infatti, abbiamo Leo che, supportato proprio da Buccirosso, escogita ai giorni nostri il furto dell’opera d’arte coinvolgendo tre vecchi (in tutti i sensi) compagni di scorribande interpretati dai validissimi Ninetto Davoli, Nicola Pistoia e Roberto Della Casa; dall’altro, invece, i tre protagonisti costretti a tornare nella Napoli del 1982 per impedire la nascita di colui che diverrà l’assassino di una persona fondamentale per loro.

Quindi, mentre c’è anche il tempo di riesplorare la rapina travestiti da Kiss attuata in Non ci resta che il crimine, la movimentata oltre ora e quaranta di visione miscela fanta-commedia, risvolti da heist movie e pellicola d’azione, con tanto di sparatoria finale.

Man mano che, tra un incontro con il criminale e politico colombiano Pablo Escobar, il coinvolgimento di Corinne Cléry nel ruolo di una contessa collezionista d’arte ed esilaranti apparizioni per il cantante Achille Lauro, la giornalista e conduttrice televisiva Paola Ferrari e gli ex calciatori Bruno Conti e Antonio Cabrini, uno dei maggiori punti di forza di Ritorno al crimine si rivela essere l’ottimo cast, comprendente anche Gianfranco Gallo, un Angelo Orlando dal parrucchino e il regista stesso.

E, se, senza dimenticare una frecciatina rivolta ai cantanti neomelodici partenopei, buona parte della comicità viene generata dall’assurdo impatto che Leo ha con odiose influencer, social network, approvazione dei matrimoni gay e tutto ciò che all’epoca dei campionati mondiali di calcio in Spagna era inimmaginabile, il senso dell’operazione è racchiuso in una fondamentale morale relativa alla differenza tra l’essere una banda o un branco di lupi affamati, pronti a sbranarsi l’uno con l’altro.

Nella sola attesa dell’arrivo del terzo annunciato capitolo e con sezione extra che, insieme ad un riassunto del primo effettuato da Gassman e compagni, annovera il videoclip della canzone Pesciolino e sette minuti di backstage di Ritorno al crimine.

 

 

Francesco Lomuscio