In dvd il sentimentale anni Ottanta Bye Bye Baby, diretto da Enrico Oldoini

Gli anni Ottanta hanno portato alla cinematografia italiana la “Milano da bere”, tema che Carlo Vanzina ha saputo deridere alla grande grazie al suo Yuppies – I giovani di successo, ma anche analizzare e descrivere perfettamente in Via Montenapoleone, rendendolo in fin dei conti un punto di riferimento per chi fosse interessato ad affrontare la tematica.

Nel 1988 fu poi Enrico Oldoini a porla all’ombra di una tormentata storia d’amore in Bye bye baby, richiamando nel titolo il mitico tormentone che Marilyn Monroe portò al successo in una sua famosa canzone. Una pellicola che trasuda pura estetica eighties, narrando una sottile vicenda matrimoniale allo sfascio, ma con esiti sempre imprevedibili.

La coppia protagonista del film è interpretata da Luca Barbareschi e Carol Alt, rispettivamente Paolo e Sandra, coniugati da molto tempo ma sull’orlo di una crisi matrimoniale, giunta all’apice dopo un violento litigio tra le mura di casa.

Sembra proprio la fine, ma l’amore, si sa, è imprevedibile, e, nonostante la loro esistenza comprenda anche parentesi sentimentali con persone esterne alla propria storia, come la giocatrice di biliardo Lisa (interpretata da Brigitte Nielsen, allora ancora signora Stallone), amica e amante di Paolo, e il collega di lavoro di Sandra, Marcello (Jason Connery, figlio del noto Sean), i due sentono che il matrimonio non può finire così. Di tanto in tanto, quindi, riescono anche ad incontrarsi segretamente, con molta passione e desiderio di proseguire insieme.

Lanciato in dvd da Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) nella collana Parliamo d’amore, Bye bye baby è un lungometraggio che è figlio dell’epoca in cui è stato concepito, sfoggiante tutti gli stilemi di cui il cinema anni Ottanta viveva. Siamo di fronte ad una semplice storia d’amore, questo non è da escludere, ma ciò che preme di più al buon Oldoini è mostrare il totale benessere di quell’epoca, ricca e piena di bellezze da esibire, soprattutto femminili.

Per quanto riguarda questo lato il film preme quindi il pedale su un certo erotismo che in questi casi trova sempre un suo perché, e lo fa affidandosi alle statuarie bellezze della Alt e della Nielsen, rappresentanti il principale motivo per cui Bye bye baby ancora oggi è ricordato. Il resto lo fanno immagini stile videoclip e una narrazione semplice, al servizio di uno script firmato dal regista stesso insieme a Liliana Betti e Paolo Costella.

Proprio come il sopra menzionato Via Montenapoleone, Bye bye baby è una finestra affacciata su un’epoca che non esiste più, alla quale, volente o nolente, chi l’ha vissuta guarda sempre con un certo velo di malinconia, sentimentale o esistenziale che sia.

Un’introduzione di quattordici minuti a cura di Rocco Moccagatta fa da extra al disco.

 

 

Mirko Lomuscio