In dvd in versione restaurata Il toro di Carlo Mazzacurati, con Diego Abatantuono

Nel 1994 il compianto regista di origini venete Carlo Mazzacurati era ancora un giovane nome che stava cercando nuove forme di linguaggio per rendere omaggio alle sue terre settentrionali, nonostante alle sue spalle avesse già già titoli come l’esordio Notte italiana, Il prete bello e il premiato Un’altra vita.

Con l’approdo al Festival del Cinema di Venezia del film Il toro le cose cambiarono, perché portò in scena un’opera che guarda ad un certo spaccato di vita del Nord Italia, parlando di personaggi allo sbando come i neo disoccupati in cerca di rivalsa.

La storia raccontata è infatti quella di Franco Montagner (Diego Abatantuono), il quale ha lavorato nove anni in un allevamento di bovini, spalando letame oppure aiutando gli animali all’accoppiamento. Di punto in bianco viene licenziato, rimanendo così allo sbando e senza un benché minimo progetto futuro che possa risollevarlo; l’unico rimedio è rubare dall’allevamento dove lavorava un toro da riproduzione, chiamato Corinto, e cercare di venderlo a buon prezzo. Aiutato dall’amico Loris (Roberto Citran), Franco compie un lungo viaggio per le strade di campagna, in modo da poter concludere questo affare nel modo migliore, ma senza fare i conti con determinate conseguenze.

Se si pensa al caposaldo della Commedia all’italiana Il sorpasso, diretto da Dino Risi, il viaggio come metafora di cambiamento è sempre stato un elemento portante del nostro cinema, e Mazzacurati, conscio di tale tradizione, lo propone nel suo lungometraggio, narrando attraverso Il toro delle proprie terre e del dramma dei disoccupati.

Il risultato è toccante, una pellicola amara che strizza occasionalmente l’occhio al cinema leggero, ma mai con l’intenzione di sconfinare del divertimento fine a se stesso.

Del resto, quello portato in scena è un dramma intenso: la storia del Franco di Abatantuono altro non è che una sorta di espediente per parlare del mondo campagnolo dell’Italia settentrionale e oltre, fino alla Croazia.

Una storia di uomini e personaggi significativi delineati a dovere dallo script a cura di Mazzacurati stesso insieme agli esperti Umberto Contarello, Sandro Petraglia e Stefano Rulli.

Personaggi messi l’uno di fronte all’altro nei momenti più importanti della loro esistenza, tra un Abatantuono come al solito calibrato anche nei ruoli seri e un Citran che per la sua lodevolissima interpretazione venne insignito di una Coppa Volpi come non protagonista al Festival del Cinema di Venezia del 1994, facendo il paio nel palmares con il Leone d’argento conquistato dal regista.

Il cast, inoltre, include la partecipazione di Marco Messeri e del cineasta Alberto Lattuada, quest’ultimo nei panni del padrone dell’allevamento dove lavorava il protagonista Montagner.

Edito in dvd da Mustang Entertainment nella versione restaurata da Fondazione Cineteca di Bologna, Il toro è corredato di una ricca sezione extra comprendente diciotto minuti di Anna Praderio intervista Abatantuono e Mazzacurati alla Mostra del Cinema di Venezia, trentatré de La conferenza stampa alla Mostra del Cinema di Venezia, dieci di Sul set: Carlo Mazzacurati intervista, sette di Diego Abatantuono intervista e due di Carlo Mazzacurati backstage.

 

Mirko Lomuscio