LE PROTAGONISTE DEL 35° FANTAFESTIVAL: DESIREE GIORGETTI SI RACCONTA.

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Desiree Giorgietti è una talentuosa attrice italiana, l’ho incontrata recentemente al Fantafestival di Roma in occasione della proiezione del film di Francesco Picone “Anger of the Dead”. Le ho chiesto di raccontarsi in questa intervista, conosciamola meglio insieme.

Ciao Desiree, benvenuta su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Benissimo Alex! Grazie e grazie di avermi chiesto questa intervista.

Ti abbiamo appena vista nel film di Francesco Picone Anger of the Dead, raccontami un po’ come nasce la tua partecipazione al film?

Ho conosciuto Luca Boni e Marco Ristori a Cannes l’anno prima (loro sono i produttori del film di Anger), dopo molto tempo che non li sentivo un giorno li ho ricontattati. E sono arrivata al momento giusto: stavano infatti completando il cast di Anger of the Dead. Avendo visto Morituris e conoscendo la mia passione per il genere mi hanno fatto incontrare Francesco. Quando ho saputo che il ruolo per cui ero stata scelta era quello di un’enigmatica prigioniera ero davvero entusiasta: interpretare un personaggio muto, controverso e sul quale tutti riversano dubbi e speranze era una sfida estremamente stimolante.

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Ripercorrendo la tua carriera cinematografica, torniamo indietro di qualche anno fino ad arrivare al 2008, anno in cui sei stata chiamata dal regista Raffaele Picchio che ti ha voluta tra le protagoniste di Morituris. Raccontami un po’, che ricordi hai di quella esperienza?

Indubbiamente l’esperienza che mi ha svezzato in tutti i sensi!Era il mio primo film, il mio primo film horror, interpretavo una ragazza rumena, subivo ogni genere di tortura e violenza in condizioni assurde, come intere notti nuda in un bosco. Molto spesso mi dico: bene sono sopravissuta a Morituris, da adesso in poi niente mi può spaventare. Davvero sono grata a questo film, perché mi ha permesso di andare oltre i limiti fisici e psicologici che credevo di avere, mi ha introdotto in questo mondo che amo, mi ha dato modo di creare rapporti umani bellissimi e duraturi e nonostante, o forse proprio grazie, alla censura che ha avuto in Italia, mi ha aperto le porte dell’estero.

Hai fatto e fai anche tanto teatro, quale esperienza teatrale ricordi con maggiore emozione?

Sicuramente Imitationofdeath di ricci/forte, che è poi il teatro in cui credo, fatto di verità, di corpo, sudore ed emozioni.

Parlami della tua formazione artistica

Io ho iniziato con un percorso classico, per poi virare decisamente. Sono diplomata alla Silvio D’Amico e dopo anni di tournée teatrali, ho avuto questa possibilità con Morituris di accedere al cinema indipendente. Ho girato un film sulla psicomagia di Jodorowsky ( in cui lui fa un cammeo) “Ritual a Psychomagic Story” di Immesi e Brazzale, un’esperienza gratificante e preziosissima in cui ho avuto modo di fare un viaggio interiore profondo e determinante, per poi tornare all’horror partecipando a German Angst (sono nell’episodio di Andreas Marshall “Alraune”) e prendendo parte al nuovo film di Raffaele Picchio “The Blind King” che è ancora al montaggio. L’estate scorsa sempre con Immesi e Brazzale abbiamo girato il teaser di Holiday un thriller ispirato alla storia di Stevanin. Intanto continuo a studiare, ho cominciato un percorso con Doris Hicks un’acting coach membra dell’Actor’s studio di New York, assolutamente strepitosa e a cui devo un radicale cambiamento.

 

Désirée Giorgetti  (32)

Sei stata anche la protagonista di alcune pubblicità: me ne vuoi citare qualcuna ?

Non ne faccio molte in realtà, anche perché suppongo di non avere esattamente una faccia rassicurante! Ma l’ultima che ho girato è carina perché vesto i panni della perfetta parigina e sono andata a ripescare un po’ le mie origini visto che mia madre è francese.

Attrici si nasce o si diventa?

Si nasce. Poi magari passi metà della tua vita a volerlo negare, ma se lo sei ad un certo punto non puoi più nasconderlo, soprattutto a te stessa. E allora arriva il momento in cui devi impegnarti di più, per non credere mai di essere arrivata, per continuare a studiare e a metterti in discussione e soprattutto per non cedere all’ego.

Potendo scegliere con quale regista ti piacerebbe lavorare

Lars von Trier, Refn, Steve McQueen, Inarritu sono tra i registi che ammiro di più.

Progetti futuri?

Spero si concretizzi un lavoro in Francia e di continuare a collaborare con Boni e Ristori. Intanto sto lavorando ad un mio progetto che mi auguro veda la luce al più presto.

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Un tuo motto o una frase che più ti rappresenta

“Non dovresti sentire la minima paura nel cuore”. Nichiren Daishonin

Desiree, l’intervista termina qui, grazie per essere stata con noi e a nome mia e di tutta la mia redazione ti auguro le cose più belle.

A.C.