Le Suicide Girl si raccontano: Monica Bastat

Monica Bastat, benvenuta su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao Alex! Molto bene, ti ringrazio.

La prima domanda è d’obbligo: come quando e perché hai deciso di diventare una suicide girl?

Ti dirò, il mio approccio con Sg è iniziato un po’ per gioco. Conoscevo superficialmente la community, quando mi fu proposto di scattare il mio primo set, ho apprezzato fin da subito il messaggio e lo stile di questo grande gruppo ed ho accettato in breve tempo, dopo pochi mesi ero diventata ufficiale.

Sicuramente per entrare a far parte di questo mondo bisogna avere molta consapevolezza dei risvolti (positivi e negativi) che potrebbero arrivare.

Perché ti fai chiamare Bastat?

Il nome Bastat deriva da Bastet, divinità egizia, la Dea con le sembianze da gatta che rappresentava una divinità protettrice.

Ti definisci più bambola o più pantera?

Mi piace apparire come una bambolina, ma sono tutt’altro! Direi una via di mezzo (ride).

 

Posi nuda con disinvoltura, quale è il tuo segreto?

Credo che il segreto per posare con disinvoltura sia acquisire la cosiddetta “self confidence”. Per me posare è come creare un’opera con il mio corpo, penso a quello che voglio comunicare e a come renderlo leggibile in fotografia.

 

Sei una donna molto sensuale, ma secondo te: sensuali si nasce o si diventa?

Bella domanda! Sensuali lo si può diventare, lavorando sui propri punti forti e con i giusti input.

Il fatto di essere una bellissima e sensualissima ragazza ha cambiato la tua vita anche fuori dal set?

Non credo abbia cambiato la mia vita… sicuramente lavorare in questo mondo ha cambiato completamente l’idea che avevo di me stessa, se prima vedevo solo difetti adesso ho imparato a vedermi bella, sicuramente.

Sei anche ballerina, quanto ti ha aiutata nello scattare il fatto di saper ballare?

Tantissimo. Con la danza acquisisci controllo su ogni singolo muscolo del tuo corpo, impari dove mettere tensione e dove sciogliere, ti aiuta con l’equilibrio e con le linee, probabilmente più di qualsiasi corso di posa.

Un tuo pregio e un tuo difetto.

I miei pregi? Sono onesta e fedele. Difetti: sono permalosa, a volte ho un modo di dire le cose in modi bruschi.

Che cosa è  sacro per te?

La libertà, la capacità di rimanere autentici, l’amore.

La tua più grande paura?

La mia più grande paura è probabilmente quella di non riuscire a realizzarmi al 100%. Ritrovarmi tra un po’ di anni con dei rimpianti e sogni non realizzati.

C’è qualcosa di te che cambieresti?

Al momento, non credo che cambierei nulla di me.

Amicizia, Amore, Famiglia, Lavoro Salute, Sesso e Soldi mettili in ordine di importanza!

Questa è difficile davvero! Per me l’amore racchiude anche l’amicizia e la famiglia. Quindi li metterei tutti sullo stesso piano, poi: sesso, lavoro, soldi, salute.

Monica Bastat, prima di chiudere: un motto o una frase che più ti rappresenta?

Una frase che mi rappresenta è di un film che amo moltissimo il film è “Il favoloso mondo di Amélie” e la frase è: “Lei non ha ossa di vetro, lei può scontrarsi con la vita!”.

A.C.

https://www.instagram.com/bastatsg