Maschile singolare: il gay power degli esordienti Pilati e Guida

Disponibile a partire dal 4 Giugno 2021 su Amazon Prime Video, Maschile singolare è l’opera prima di Matteo Pilati e Alessandro Guida, che ne firmano anche il plot insieme a Giuseppe Paternò Raddusa.

Plot che, a dire la verità, in questi tempi di prima metà del XXI secolo non brilla ormai più in fatto di originalità, considerando che l’argomento trattato è una storia omosessuale.

Sia chiaro, questa non intende essere una recensione omofobica, ma dobbiamo dare atto che dal capolavoro di Ferzan Ozpetek Le fate ignoranti sono trascorsi vent’anni e, sinceramente, continuare a parlare di sessualità senza confini di genere è ormai diventato un po’ come discutere dei poliziotti bianchi che sparano ai neri negli Stati Uniti. Un fatto che, a prescindere dai presidenti, continua a ripetersi.

Per questo motivo possiamo affermare che Maschile singolare, gradevole nella sua trama, ci porta con i suoi protagonisti Giancarlo Commare, Eduardo Valdarnini, Gianmarco Saurino e Michela Giraud dentro la comunità omosessuale italiana senza alcuna novità, sebbene intenda apparire originale rivisitando nel terzo millennio il soggetto di una qualsiasi commedia o storia d’amore anni Ottanta.

Il film, come recita il titolo, affronta ovviamente e principalmente l’universo maschile con tutti i suoi linguaggi. Tra luoghi comuni e un mondo legato a codici che sono molto veritieri rispetto alla realtà.

E, cinematograficamente parlando, trattandosi di un esordio (doppio, a dire il vero) registico possiamo tranquillamente considerare un’opera discreta Maschile singolare, capace di restituire molto sulle dinamiche maschili e di toccare il sesso con pudore.

In un certo senso, un lungometraggio che rappresenta una sorta di educazione sentimentale nell’ambito esclusivamente maschile dell’amore. Peccato che esistano già altri esempi da schermo a riguardo, non ultimo il recente Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino.

Del resto, tra storie gay e zombie movie a base di sparatorie e azione, l’originalità sembra latitare sempre più ad oltre centoventi anni dalla nascita del cinema. Ma nulla vieta di visionare con occhio benevolo questo debutto di Pilati e Guida se vi piacciono le storie d’amore, a prescindere dal genere.

 

 

Roberto Leofrigio