S.A.P.PADOVA: PER I PROFUGHI PANINI E PER I POLIZIOTTI NULLA!

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Mirco Pesavento Segretario Provinciale e Vice Segretario Regionale del S.A.P. (Sindacato Autonomo di polizia) di Padova e del Veneto. Gli abbiamo chiesto di parlarci della gravissima situazione riguardante l’emergenza profughi.

Il nostro sindacato a Padova rappresenta oltre 450 poliziotti e siamo in tal senso i più rappresentativi della categoria.
L’emergenza profughi è solamente una piccola fetta dell’enorme attività di prevenzione e contrasto alla criminalità da parte dei poliziotti in forza alla Questura di Padova, senza dimenticare l’importanza di tutte le altre specialità della Polizia di Stato presenti in città.

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Mirco, i poliziotti che operano in questura a Padova sono parecchio sotto pressione a causa degli arrivi dei profughi che devono essere fotosegnalati. Che cosa sta succedendo?

I poliziotti non sono preoccupati del fatto che debbono anche fronteggiare l’emergenza profughi, neppure l’apparato che determina le operazioni di foto segnalamento è un problema, ciò che a volte ci amareggia ed è questo il motivo del mio intervento, è che la nostra amministrazione non tenga conto delle più elementari norme che regolano il servizio dei poliziotti. Mi spiego meglio: i poliziotti sempre con senso del dovere danno la propria disponibilità per affrontare questa ma anche molte altre emergenze, pensiamo ad esempio alle operazioni di polizia giudiziaria oppure ai problemi di ordine e sicurezza pubblica, le manifestazioni, i controlli Autostradali e in generale il controllo del territorio e molte altre attività emergenziali che tutti i giorni formano l’agenda lavorativa dei nostri colleghi; tutto normale.

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Si dice anche che un funzionario vi abbia detto di mangiare i panini dei profughi, spiegami meglio!

Ciò che ci fa arrabbiare sono episodi come quello che mi ha visto esprimere un comunicato stampa e cioè che per i profughi era stato previsto un sacco viveri, mentre per i poliziotti nulla. Su queste questioni il SAP non transige e pretende maggiore correttezza da parte della Direzione Questura, che ha l’obbligo di programmare la consumazione dei pasti, che tra l’altro non prevede un ristorante a 5 stelle ma molto più semplicemente l’organizzazione dei pasti all’interno di una mensa di servizio.
Se accadono episodi come questo, significa che ancora non vi è da parte di chi ne ha le responsabilità, la consapevolezza dei sacrifici dei poliziotti che oramai tutti i giorni debbono sacrificare la propria famiglia per dedicarsi alle emergenze di servizio. Stigmatizzo con il termine “scivolata” quanto detto da un Funzionario della locale Questura che ha invitato un Ispettore a consumare dei panini in più presenti e preparati per i profughi, spero per lui che in futuro sia maggiormente attento e rispettoso delle norme che sono precise e che indicano in un diritto la consumazione dei pasti durante i servizi di ordine pubblico.

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Ma è vero che non riuscite a fare il lavoro normale e per questo vi hanno richiesto di fare parecchi straordinari, che tra l’altro non si sa nemmeno se e quando vi verranno pagati?

Gli straordinari ma in generale le indennità vengono sempre liquidate con diversi mesi di ritardo, non solo, ricordo che per i poliziotti vi è un blocco stipendiale dal 2010 e che ogni 100 poliziotti che vanno in pensione, lo Stato ne assume 10, con la conseguenza che l’età anagrafica dei poliziotti in servizio è sempre più elevata non essendoci un pari tour over.

Che cosa pensi di fare per risolvere questa situazione?

Il SAP come sempre sta dalla parte dei poliziotti ed anche in questo caso, incontrerà i vertici della Questura di Padova, per chiedere interventi seri e mirati a far si che i nostri colleghi possano svolgere il proprio servizio con maggiore sicurezza e serenità.

A.C.